Erano ben cinque mesi che non si registrava un calo di questa portata...
Erano ben cinque mesi che non si registrava un calo di questa portata per il prezzo del petrolio in una sola seduta di borsa.
Ovviamente l’allarme nucleare che arriva dal Giappone ha fatto scattare le vendite soprattutto a Wall Street: gli investitori hanno venduto in massa azioni e materie prime, che vengono considerati gli assets più rischiosi, andando a puntare invece sui Treasuries e sul dollaro.
Tuttavia il prezzo del petrolio è stato influenzato anche dalle indicazioni dell’AIE, l’Agenzia Internazionale dell’Energia, secondo cui le forniture di petrolio a livello mondiale hanno raggiunto a febbraio un nuovo record storico.
Oltre a questo, l’AIE ha detto che l’aumento dei prezzi potrebbe incidere negativamente sulla domanda di petrolio, rallentando così la crescita dell’economia.