Interpump, società produttrice di pompe ad alta pressione, ha chiuso il quarto trimestre 2010 con un utile ante imposte pari a 13,2 milioni..
Ad influire positivamente è stato soprattutto il netto aumento delle vendite, cresciute del 27% a 110 milioni di euro. L’utile netto, invece, si è attestato a 5,5 milioni da 1,4 milioni del quarto trimestre 2009.
Per quanto riguarda l’intero anno, invece, le vendite hanno registrato un incremento del 20% a 425 milioni, anche in questo caso un risultato superiore rispetto alle attese degli analisti, ferme a 419,8 milioni di euro.
L’utile netto realizzato nel corso dell’intero 2010 si è attestato a 27 milioni, rispetto ai 27,8 milioni stimati dal consenso. Al 31 dicembre 2010 l’indebitamento netto è calato a 126 milioni circa dai 186 milioni registrati a fine 2009, un dato migliore rispetto ai 150 milioni attesi dagli analisti.
Alla luce della performance positiva registrata nel corso del 2010, il management della società ha fatto sapere che proporrà al Consiglio di amministrazione, che si riunirà il 15 marzo prossimo, la distribuzione di un dividendo di 0,10 euro per azione e di 0,11 euro sul bilancio 2011 con uno yield rispettivamente dell’1,7% e dell’1,8%.
La distribuzione della cedola e i dati positivi registrati nel corso dello scorso anno, tuttavia, non si sono rivelati sufficienti a sollevare il titolo in Borsa. A Piazza Affari, infatti, la quotazione Interpump cede lo 0,84% a 5,985 euro.