Con la chiusura per lo più invariata, Wall Street è riuscita a scrollarsi di dosso le preoccupazioni circa gli inizi di crisi innescate dalla debolezza dell'euro..
Con la chiusura per lo più invariata, Wall Street è riuscita a scrollarsi di dosso le preoccupazioni circa gli inizi di crisi innescate dalla debolezza dell’euro.
La scorsa settimana l’indice di riferimento americano è salito di quasi 300 punti in linea quindi con le salite avvenute nel corso delle ultime tre settimane.
Circa la metà dei 30 titoli azionari blue-chip hanno chiuso in positivo, tutti guidati da Cisco Systems ( CSCO : 19,43, 0,00, 0,00% ) e JPMorgan Chase ( JPM : 39,87, 0,00, 0,00% ). I risultati peggiori del Dow Jones si sono avuti con Bank of America ( BAC : 11.60, 0.00, 0.00% ) e Coca-Cola ( KO : 63,99, 0,00, 0,00% ).
Il Nasdaq Composite è stato sovraperformato grazie ai mercati più ampi con guadagni solidi da parte di Apple ( AAPL : 319,93, 0.00, 0.00% ) e Google ( GOOG : 578,60, 0.00, 0.00% ) grazie al lancio del nuovo servizio di vendita libri elettronici.
L’Euro, che tende a muoversi in tandem con le scorte degli Stati Uniti, ha preso una bastonata dovuta alla notizia che la Germania ha deciso di opporsi ad aumentare la dimensione dei suoi 1.000 miliardi dollari del fondo di salvataggio ed è contro la creazione di obbligazioni della zona euro.
Wall Street ha avuto una reazione in sordina dopo i “60 Minutes” di intervista al presidente della Federal Reserve Ben Bernanke che ha detto che la banca centrale è aperta a misure di stimolo sui mercati se l’inflazione dovesse restare dominante per l’economia.