Valentino Rossi è salito per la prima volta in sella alla Desmosedici solo pochi giorni fa ma il Gruppo di Borgo Panigale ha già iniziato a fare i conti..
Nonostante per il mercato sia prevista una flessione del 15%, infatti, Ducati prevede di riuscire a chiudere l’anno con un incremento del 6% rispetto allo scorso anno e con un ulteriore incremento della quota di mercato, che in quattro anni è passata dal 4% all’8%.
Le previsioni del gruppo vedono un margine operativo pari al 18,5% dei ricavi, tuttavia secondo il presidente Gabriele Del Torchio dietro il rilancio della società non c’è solo il nuovo ingaggio di Rossi ma anche la politica basata sugli investimenti adottata negli ultimi anni e che ha consentito a Ducati di rimanere sul mercato insieme ad altre aziende concorrenti che dispongono di maggiori risorse finanziarie e maggiori volumi di vendita.
Certo è che su Valentino Rossi la Ducati punta tantissimo. Lo stesso Del Torchio ha spiegato che l’obiettivo è quello di andare a creare una nazionale italiana del motosport, con un pilota italiano pluricampione del mondo in sella ad una moto che da sempre rappresenta un simbolo del made in Italy.
Ed è proprio in relazione all’italianità del prodotto che Del Torchio ha rassicurato in merito ai timori che Ducati scelga di trasferirsi all’estero per abbattere i costi di produzione. A riguardo, infatti, il presidente ha spiegato che Ducati desidera rimanere un’azienda made in Italy, pur precisando che ci sono delle opportunità estere a cui l’azienda non vuole rinunciare, tra cui rientra il progetto della realizzazione di un impianto di assemblaggio in Thailandia al fine di riuscire a superare l’ostacolo dei dazi doganali.