
Il presidente della Banca centrale europea Jean Claude Trichet ha rivelato che si è trattato di una decisione difficile, caraterizzata da profonde discussioni e sulla quale non tutti i membri erano concordi, tant’è che essa è stata assunta a maggioranza anzichè all’unanimità .
In ogni caso il taglio di 25 punti base ha portato i tassi di interesse al minimo storico. Sono stati ridotti di 25 punti base anche il tasso marginale, che passa al 2,25%, e quello sui depositi, che scende allo 0,25%.
Trichet non ha assolutamente escluso un ulteriore taglio dei tassi di interesse ma, anzi, ha rinviato a Maggio un altro esame della situazione ribadendo però che anche le future misure saranno “misurate”, ossia molto caute, proprio come quella di ieri. La scelta di procedere cautamente e per gradi è dovuta soprattutto alla percezione di un’economia che non lascia intravedere segni di ripresa ma soltanto possibilità di ulteriore deterioramento.
Il presidente della BCE, a riguardo, non ha escluso l’ipotesi di un tasso di inflazione negativo durante il 2009 e ha affermato che “l’inflazione potrebbe scendere sotto lo zero, ma non c’è nessun rischio di deflazione nell’eurozona perchè il processo di calo dell’inflazione di fronte a noi è dovuto in gran parte al calo del prezzo del petrolio e delle commodity, che continuano a tenere giù i prezzi al consumo. Probabilmente andremo sotto zero, ovviamente a causa del prezzo del petrolio che spero non salga di nuovo, ma è un qualcosa che non dobbiamo confondere con la deflazione. Le turbolenze sui mercati finanziari possano avere un impatto più grave sull’economia reale, che le pressioni protezionistiche possano intensificarsi e che ci possano essere sviluppi negativi nell’economia mondiale a causa della correzione disordinata degli squilibri globali“.
Trichet, inoltre, ha precisato che la BCE è molto attenta a conservare il suo ruolo di ancora di stabilità e fiducia per i cittadini della zona euro e, proprio per far si che la credibilità economica e monetaria dell’europa non venga violata durante la conferenza stampa ha invitato tutti i paesi dell’area euro che hanno violato il patto di stabilità ad attenersi alle raccomandazioni dell’Ecofin per correggere i loro deficit.