Vincent Bollorè ha fatto sapere di essere interessato ad aumentare ulteriormente la quota nel capitale di Premafin.
Il noto imprenditore ha spiegato alla riunione del comitato esecutivo di Generali, che l’obiettivo è quello di crescere, ma lentamente, infatti dopo gli investimenti in Generali e Mediobanca, ora qualche milione sarà investito anche su Premafin, seppure molto meno rispetto al centinaio di milioni investito in Mediobanca.
Il “piccolo investimento†che vuole fare Bollorè non ha alcuno scopo di portare ad un’alleanza tra Groupama e Fondiaria-Sai, come ha voluto precisare lui stesso.
Con queste dichiarazioni ha cercato di tranquillizzare il mercato dopo che è emerso dalla Consob che la sua quota in Premafin è aumentata dal 2,036% a 2,385%, con un’operazione datata 29 settembre.
Nel caso in cui la famiglia Ligresti, che controlla Fondiaria Sai, venisse obbligata a cedere la compagnia dall’Isvap, la presenza di Bollorè nella holding potrebbe permettere di mantenere il controllo di Premafin e di Fondiaria-Sai ad un investitore amico.
Viene invece esclusa praticamente a priori l’ipotesi di una vendita di FonSai a Generali, per motivi legati all’Antitrust.
Tuttavia, la holding della compagnia potrebbe dover rafforzare il patrimonio e la famiglia Ligresti potrebbe non avere a disposizione la forza finanziaria per portare a termine l’operazione da 300-700 milioni di euro.
In questo caso Mediobanca potrebbe convertire i crediti vantati nei confronti di Fondiaria Sai in azioni e diventare primo azionista del gruppo con il 50%, cedendo le quote in un secondo momento. Altrimenti la famiglia Ligresti potrebbe cedere l’intera compagnia.