L'Authority per la concorrenza francese ha multato ben undici banche transalpine per aver applicato negli anni costi non dovuti sull'emissione degli assegni.
Tra l’altro oggi ci sarà la riunione del comitato consultivo dei servizi finanziari, presieduto dal ministro dell’economia, Christine Lagarde, nel quale si discuterà proprio dei costi bancari troppo alti per i consumatori, ma si cercherà anche un metodo per limitare l’uso degli assegni in Francia.
L’antitrust francese ha colpito le banche, praticamente tutte, che dal 2002 hanno iniziato ad applicare una commissione interbancaria di 4,3 centesimi, dovuta secondo gli istituti di credito alla compensazione delle perdite annunciate per la riduzione dei tempi e degli interessi incassati sui depositi delle cifre movimentate.
Nel 2002 si passò dal trattamento manuale degli assegni a quello informatizzato: fu questa l’opportunità ghiotta della quale le banche approfittarono, aggiungendo un pagamento extra, non giustificato.
Non a caso già nel 2007 le banche smisero di applicare tale extra, ma ora sono state punite dall’Antitrust, per il comportamento tenuto nei 5 anni, con una multa complessiva di 384,9 milioni di euro.
La multa inoltre va a sanzionare anche altri due comportamenti scorretti che le banche effettuano quando devono annullare delle operazioni sbagliate.
Ad aver subito la pesante multa sono state Bpce, Crédit agricole, Bnp Paribas, Société Générale, Banque postale, Cic, Lcl, Hsbc, Crédit du Nord, Crédit Mutuel e Banque de France. Le banche avranno tempo un mese per fare appello.