
La banca francese, in particolare, ha chiuso il secondo trimestre 2010 con un utile netto pari a 379 milioni di euro, in crescita dell’87% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e superiore alle previsioni degli analisti, ferme a 318 milioni. I ricavi hanno registrato un incremento del 20% a 5,47 miliardi rispetto ai 4,56 miliardi di un anno fa, mentre il margine operativo lordo è cresciuto del 31% a 2,06 miliardi.
Gli accantonamenti sui rischi si sono attestati a 2,05 miliardi, in leggero calo dai precedenti 2,21 miliardi mentre il Core Tier 1 è stato pari al 9,1% rispetto all’8,6% dello stesso periodo dello scorso anno. Se si considera l’intero semestre, invece, i profitti sono raddoppiati a 849 milioni dai precedenti 403 milioni, mentre i ricavi sono cresciuti del 19,4% a 10,3 miliardi di euro.
A spingere i alto i risultati della banca francese è stata soprattutto la buona performance dell’attività di corporate & investment banking, nonostante la controllata greca Emporiki abbia pesato sui conti per 713 milioni di euro e che secondo le previsioni tornerà a produrre utili non prima del 2012.
Nonostante i risultati superiori alle attese, l’amministratore delegato Jean Paul Chifflet ha mostrato una certa cautela sottolineando che anche il secondo trimestre è stato caratterizzato da una “debolezza congiunturale”.
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