Secondo un'indagine condotta dalla Banca d'Italia in collaborazione con Tecnoborsa sono in calo i prezzi degli immobili ma, al tempo..
Il calo dei prezzi degli immobili, tuttavia, non si è verificato in maniera uniforme su tutto il territori nazionale ma sono state riscontrate differenze, talvolta anche piuttosto profonde, a seconda delle diverse zone. Il calo dei prezzi, infatti, sembra essersi verificato in maniera più incisiva al sud, nelle isole e soprattutto nel nord est dell’Italia.
Al calo dei prezzi, tuttavia, non corrisponde un aumento delle compravendite ma, paradossalmente, una diminuzione delle stesse dovuta soprattutto al fatto che ottenere finanziamenti è sempre più difficile. Analizzando le compravendite effettuate, inoltre, si è riscontrato un notevole aumento dei tempi di vendita, tempi che talvolta hanno addirittura superato i sette mesi.
Per il primo trimestre del 2009, tuttavia, le previsioni non prospettano nulla di buono. In particolare, il 45% delle agenzie intervistate ha previsto che per l’inizio del 2009 il numero di nuovi incarichi a vendere sarebbe rimasto invariato rispetto all’ultimo trimestre del 2008 mentre il restante 35% prevede un leggero aumento. Inoltre, sempre in relazione allo stesso periodo, il 65% degli operatori ha previsto una riduzione del prezzo degli immobili mentre il 34%, al contrario, ne ha previsto un aumento.
Invece, per quanto riguarda le modalità di acquisto degli immobili, è stato rilevato che il 69% delle compravendite sono state realizzate mediante la sottoscrizione di un mutuo ipotecario, finanziamento che è risultato essere, in media, pari al 69% del valore dell’immobile.
L’indagine, come già detto, è stata svolta da Bankitalia e Tecnoborsa nel periodo compreso tra metà gennaio e metà febbraio 2009.