Dopo gli stress test sulle banche europee, il Banco Popolare si sta distinguendo particolarmente in borsa.
A spingere la valutazione del titolo è anche il giudizio positivo di Intermonte, che sulla banca ha portato il rating da neutral ad outperform con target price a 5,5 euro per azione, sostenendo che gli stress test non hanno evidenziato criticità tali da richiedere un rafforzamento di capitale immediato.
Rimangono invece più guardinghi gli esperti di Ubs, che su Banco Popolare e Mps hanno espresso giudizi più cauti, con rating neutral e target price a 4,8 euro per la prima e rating neutral e target price a 0,95 euro per la seconda.
Come spiegato da un analista, sono state le banche più grandi ad aver retto meglio agli stress test, come per esempio Intesa San Paolo che ha ha dimostrato di avere un core tier 1 sotto stress dell’8,2%, ed Unicredit, del 7,8%.
Le banche più piccole come appunto Bp (core tier 1 del 7%), Ubi (6,8%) e Mps (6,2%) hanno fatto più fatica.
L’analista ha commentato dicendo che Banco Popolare e Mps dovrebbero aumentare la loro base di capitale per ripagare i prestiti ottenuti dal governo entro il 2013.