Il cosiddetto decreto anticrisi varato dal governo ha tra le varie misure volte a sostegno dell'economia anche uno sconto sulla rata dei mutui a tasso variabile..
Dello sconto, in particolare, usufruiranno tutti coloro che hanno sottoscritto, entro il 30 Ottobre 2008, un mutuo a tasso variabile per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa, sconto che sarà applicato sulle rate relative al 2009. Non potranno godere della riduzione, invece, i titolari di mutui sottoscritti per l’acquisto o la ristrutturazione di abitazioni signorili di categoria A1, ville di categoria A8 e castelli e palazzi di eminenti pregi, artistici e storici, qualificati come A9.
Lo sconto, nel dettaglio, riguarda tutti coloro che pagano un mutuo con tasso di interesse superiore al 4%. Il tasso di interesse, quindi, sarà pagato dal titolare del mutuo fino al 4% mentre la somma relativa all’eventuale surplus sarà a carico dello Stato.
L’importo a carico dello Stato, secondo quanto stabilito dal decreto, dovrà essere anticipato dalle banche che per ottenerne il rimborso dovranno successivamente chiederne il rimborso. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha istituito il codice tributo 6811 che dovrà essere riportato nella «Sezione Erario» del modello F24 relativo all’anno 2009, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna «importi a credito compensati».
L’agevolazione non riguarda i mutui a rata costante nè quelli a tasso misto. Lo sconto, probabilmente, verrà applicato a partire dalle rate di aprile, ma avrà effetto retroattivo poichè ogni mutuatario coinvolto nell’iniziativa riceverà un accredito sul proprio conto corrente.
L’applicazione dello sconto avverrà in maniera automatica. Tutti gli aventi diritto che verranno coinvolti nell’iniziativa possono richiedere alla banca l’agevolazione mediante una semplice autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti. A tal fine, nei prossimi giorni, l’Abi metterà a disposizione degli utenti un apposito modulo.