La decisione più importante uscita dal summit è quella che prevede il dimezzamento del deficit entro il 2013.
Nessuna tassazione alle banche, come invece era stato auspicato da molti, ma solamente l’obiettivo di dimezzare i deficit entro il 2013, con ogni nazione che potrà poi decidere in autonomia come muoversi per raggiungere il target.
Praticamente, il comunicato finale del G20 fa emergere un accordo a metà , che così non traccia la strada da seguire tra seguire la via espansiva dell’economia oppure quella del rigore nei conti pubblici.
La decisione più importante uscita dal summit è quella che prevede il dimezzamento del deficit entro il 2013, con la riduzione del rapporto debito – Pil entro il 2016.
La cancelliera tedesca Merkel, si è detta soddisfatta, dichiarando che è più di quanto lei si aspettasse dal G20.
La Germania, così come la Francia di Nikolas Sarkozy, ha dovuto incassare il no sulla tassa sulle transazioni finanziarie, che non viene nemmeno menzionata nel comunicato ufficiale.
Gli Usa, come affermato da Obama, hanno già messo l’obiettivo del dimezzamento del deficit nei programmi di bilancio.