Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore Credit Agricole potrebbe subire pesanti danni a causa della crisi greca, la banca francese..
Ma a quanto pare Credit Agricole non è l’unica banca francese a risentire delle difficoltà della Grecia, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, infatti, Société Générale controlla una banca di Atene che risulta essere in forte perdita. Stessa cosa vale anche per Bnp Paribas che ha tra le sue proprietà una banca portoghese e investimenti per diversi miliardi di euro sia in Grecia che in Spagna.
Per gli istituti bancari, tuttavia, la questione diventa sempre più preoccupante non solo a causa della crisi del debito sovrano ma anche per l’annuncio fatto ieri dal cancelliere George Osborne, a cui è spettato il compito di riferire che da gennaio 2011 verrà istituita una tassa sulle banche straniere che operano nel Regno Unito. La tassa, in particolare, verrà calcolata sul bilancio anzichè sugli utili e avrà un’aliquota che partirà dallo 0,04% per poi arrivare, nel corso dei prossimi anni, allo 0,07%.
Quello del Regno Unito, tuttavia, sembra solo il primo passo, si fa sempre più largo l’idea che venga istituita una tassa che vada a colpire le banche di tutto il mondo. Nel caso in cui non si arrivi presto ad un accordo che coinvolga tutti i paesi hanno già dato cenno di voler seguire il Regno Unito e applicare di propria iniziativa una tassa sulle banche anche Francia e Germania. Al contrario, si sono mostrati contrari a questo tipo di inziativa paesi come Giappone, Brasile e India, soprattutto perchè i loro istituti non hanno risentito della crisi e quindi non vogliono dover applicare misure utilizzate per “punire” chi non ha saputo reggere l’impatto.