Tra i fondi di ultima generazione occupano una posizione di rilievo i fondi Ucits III, ossia degli strumenti di investimento che presentano caratteristiche comuni ai..
Il loro punto di forza riguarda senza dubbio i rendimenti, basti pensare che il fondo Amundi Funds Volatily ha realizzato una performance del 50,29% in tre anni, così come pure il fondo Rivoli equity fund che in soli 36 mesi ha prodotto un risultato del 35,26%, senza contare che dall’inizio del 2010 questo tipo di fondi ha realizzato una performance dello 0,21%, apparentemente modesta ma che va considerata in un contesto che vede un calo del 15,9% dell’indice Ftse Mib e del 9% del DJEuroStoxx.
Sul piano tecnico, tuttavia, la principale differenza tra i fondi Ucits e i fondi hedge riguarda la normativa posta a garanzia del sottoscrittore e che impone per i fondi Ucits l’obbligo di investire in attività liquide, in modo che al sottoscrittore possa essere fornito il rimborso in qualunque momento. Per quanto riguarda i gestori, inoltre, è previsto che ciascuno di loro non possa investire su un solo titolo più del 10% del patrimonio.
Secondo alcuni esperti, in particolare, i fondi Ucits sono particolarmente utili per cercare di difendere il valore del capitale nelle fasi di mercato in perdita, mentre al contrario sono meno predisposti a cogliere i trend rialzisti rispetto ai fondi hedge.
Le strategie più utilizzate in questo campo sono quelle della long/short equity, ossia acquisto e vendita dei titoli anche allo scoperto, e la strategia macro, che sfrutta alcune variabili come i tassi di cambio e i tassi di interesse.