Rcs, inizia l’era Cairo

E’ il giorno di Urbano Cairo in Rcs Mediagroup. I soci più importanti dell’azienda si sono riuniti oggi per rinnovare il consiglio di amministrazione del gruppo editoriale a seguito del successo dell’editore nella sua scalata.

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Rcs, presentato piano industriale 2016-2018

Rcs programma nel piano industriale 2016-2018 di raggiungere un risultato netto positivo dal primo anno con ricavi annui in crescita dell’1,5% ed efficienze nette per 60 milioni, 45 dei quali intervenendo su costi esterni e circa 15 connessi al costo del lavoro.

Rcs-Mondadori: slitta accordo su cessione Libri

Rcs ha dichiarato che il consiglio di amministrazione, nell’ambito dell’approvazione dei conti semestrali, è stato aggiornato in merito all’evoluzione delle trattative in corso con il gruppo Mondadori in riferimento alla quota di partecipazione in Rcs Libri, nel cui ambito il periodo è stato esteso al 30 settembre prossimo.

Piazza Affari: bene Rcs Mediagroup

<> on November 17, 2011 in Milan, Italy.L’amministratore delegato di Rcs Mediagroup, uno dei principali gruppi editoriali del paese, ha rilasciato quelle che sono le dichiarazioni sui prossimi piani del gruppo. Infatti, Pietro Scott Jovane, appunto l’amministratore delegato, ha sottolineato che per il momento non vi sarà l’aumento di capitale, un aumento di capitale di cui si era già parlato nel corso della scorsa estate, Della Valle aderirà ad un aumento di capitale Rcs. 

RCS MediaGroup accetta offerta vincolante PRS

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La RCS MediaGroup S.p.A. ha accettato l’offerta vincolante che è stata ricevuta dalla società PRS S.r.l.. A darne notizia in data odierna, mercoledì 19 giugno del 2013, è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari con un comunicato ufficiale nel precisare come l’accettazione dell’offerta comporti da parte di RCS MediaGroup la cessione di rami d’azienda in linea peraltro con il Piano per lo Sviluppo aziendale dal 2013 al 2015.

Alessandro Proto arrestato dalla Guardia di Finanza

Nuovo scandalo nei quartieri alti della finanza italiana. Dopo l’arresto di Giuseppe Orsi, presidente e amministratore delegato di Finmeccanica accusato di corruzione internazionale, è la volta di Alessandro Proto, che ieri sera è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Milano. Il finanziere, attivo tra l’Italia, la Svizzera e l’Inghilterra, è finito in manette con l’accusa di market abuse e ostacolo all’attività di vigilanza. La richiesta di arresto è stata firmata dal gip Stefania Donadeo, su richiesta del procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm Isidoro Palma.

Berlusconi non venderà Mondadori

Durante il Forum dell’Ansa, Silvio Berlusconi, ha dichiarato che la sua famiglia non ha alcuna intenzione di uscire da Mondadori, nonostante la grave crisi dei consumi, il crollo della raccolta pubblicitaria e delle diffusioni. La famiglia Berlusconi non vuole né smembrare né mollare la casa editrice di Segrate. Il cavaliere si è detto preoccupato in qualità di azionista e per la crisi che attraversa il settore. D’altronde la crisi di Rcs, costretta a una dolorosa ristrutturazione societaria, è sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, Berlusconi ha sottolineato che “Mondadori non ha i debiti di Rcs”.

RCS MediaGroup prepara Piano Sviluppo 2013-2015

Una riduzione dell’organico per circa 800 unità e la valorizzazione di tutti quegli asset giudicati non core. Questo è quanto, tra l’altro, prevede il Piano per lo Sviluppo dal 2013 al 2015 per il Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari RCS MediaGroup S.p.A..

In data odierna, martedì 12 febbraio del 2013, la società ha reso noto d’aver avuto ieri un incontro con le organizzazioni sindacali per un primo confronto sul Piano per lo Sviluppo 2013-2015 a livello di Gruppo che prevede esuberi in Spagna ed Italia per circa 800 unità, come sopra accennato, anche in ragione del fatto che la società intende cedere o chiudere alcune testate.

TI Media pronta anche l’offerta di Della Valle?

Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia si occuperà del dossier Telecom Italia Media nella riunione del 18 febbraio. L’operazione di vendita della tv La7 e di eventuali altri asset di TI Media sarà studiata meglio dal presidente esecutivo di Telecom Italia, Franco Bernabè, dal consigliere Tarak Ben Ammar (grande esperto del settore media) e dal chief financial officer Piergiorgio Peluso, che ha il compito di seguire la vendita. Secondo la maggior parte degli analisti il cda in programma tra sette giorni darà vita a un nuovo nulla di fatto.

Rcs MediaGroup previsioni 2012-2015

Sono state definite nero su bianco le azioni per il rilancio del Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari RCS. Questo dopo che è stato approvato il Piano per lo sviluppo a valere per gli anni dal 2013 al 2015 considerando anche l’attuale congiuntura di mercato sfavorevole.

Nel dettaglio, Rcs MediaGroup S.p.A. punta conseguire nel 2015 un fatturato pari a 1,6 miliardi di euro circa a fronte di un incremento del fatturato dalle attività digitali con una quota sul totale attesa al 25% nel 2015 rispetto all’attuale percentuale del 14%. Inoltre, la marginalità è attesa in forte aumento, da circa il 4% attuale al 10% nel 2015 a fronte di un Ebitda che, prima degli oneri non ricorrenti, è previsto in aumento a 160 milioni di euro circa.

Rcs ebitda 2012 in calo dell’83% secondo Kepler

Mentre il consiglio di amministrazione di Rcs MediaGroup ha optato per il rinvio della decisione sull’aumento di capitale, gli analisti finanziari tornano ad accendere i riflettori sull’andamento dei conti societari della società editoriale che edita Il Corriere della Sera effettuando nuove stime su ricavi e redditività futuri. Tra due giorni saranno approvati gli obiettivi del nuovo piano industriale al 2015 ma la decisione relativa all’importo dell’aumento di capitale è stata rinviata a marzo 2013. Rcs ridurrà i costi, chiuderà alcune testate e rafforzerà il business del digitale.

Titolo Rcs Mediagroup in rialzo per movimenti azionariato

A Piazza Affari il titolo Rcs Mediagroup segna un rialzo di oltre quindici punti percentuali a 0,888 euro, una performance sorprendente che gli analisti hanno collegato prevalentemente ai movimenti in atto nell’azionariato in quanto sembrerebbe che Giuseppe Rotelli, già socio del gruppo con una quota dell’11% del capitale, avrebbe acquistato un’ulteriore quota pari allo 0,1% circa del capitale verso un esborso pari a 1,26 milioni di euro.

Target price L’Espresso tagliato da Ubs e Exane

Gli analisti di Ubs hanno comunicato di aver tagliato il target price sul gruppo editoriale L’Espresso portandolo da 2,6 a 2 euro. La decisione ha seguito il taglio delle stime sugli utili 2012 del 30% causato dalle previsioni che vedono un’ulteriore sofferenza del settore pubblicitario nel corso dei prossimi anni per via di un rallentamento della crescita del Pil.

Nonostante il taglio del target price e delle stime dell’utile per azione relativo al prossimo anno, la valutazione complessiva della banca svizzera risulta comunque positiva dal momento che è stato ribadito rating “buy”.