
Tuttavia questa sembra essere una notizia in contrasto con il comunicato di Burani, che ha dichiarato di non avere ricevuto nessuna istanza di fallimento.
Tuttavia questa sembra essere una notizia in contrasto con il comunicato di Burani, che ha dichiarato di non avere ricevuto nessuna istanza di fallimento.
I debiti accumulati per Mariella Burani Fashion Group ammontano a 492 milioni di euro con un patrimonio negativo di 70 milioni di euro.
La notizia è stata comunicata poche ora fa da Mariella Burani Fashion Group attraverso una nota in cui è stato sottolineato che nonostante questo il Gruppo continuerà a monitorare le esigenze di cassa della società .
Ebbene, al termine della riunione l’Assemblea Straordinaria ha attribuito al Consiglio di Amministrazione la facoltà di aumentare in una o più volte il capitale sociale entro un tempo massimo di cinque anni dalla presente deliberazione.
L’assemblea straordinaria è stata convocata al fine di stabilire i provvedimenti necessari per far fronte alla perdita da 104,3 milioni di euro registrata al 30 settembre 2009. A tal fine il consiglio di amministrazione ha stabilito che proporrà all’assemblea l’utilizzo di tutte le riserve e che ammontano complessivamente a 18.049.593 euro, dunque a fronte di questa manovra la passività andrà a ridursi a 86.291.368 euro.
Il fatturato si è attestato a 397,6 milioni di euro contro i 60,7 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno, il margine operativo lordo è risultato negativo per 7 milioni, in miglioramento rispetto ai -10,1 milioni di euro del 30 giugno 2009. L’ebit è negativo per 147,3 milioni contro i 91,5 milioni registrati nei primi nove mesi del 2008 mentre la posizione finanziaria netta è pari a 479,9 milioni rispetto ai 478,4 milioni del 30 giugno.
All’assemblea straordinaria, inoltre, verrà sottoposta l’approvazione della proposta di modifica dell’art. 5 dello statuto sociale, ovvero l’eliminazione del riferimento al valore nominale espresso delle azioni ordinari.
Questa ingente perdita ha costretto gli amministratori a convocare l’assemblea degli azionisti per deliberare la temporanea riduzione del capitale e il contemporaneo aumento dello stesso. Walter Burani azionista di maggioranza della società , si è detto disposto a sostenere questo aumento aggiungendo però che è necessario l’apporto di partner industriali e finanziari.