
Se si escludono le spese per integrare Cadbury e le voci straordinarie, l’utile per azione di Kraft nell’ultimo trimestre dell’anno è ammontato a 46 centesimi di dollaro per azione.
Se si escludono le spese per integrare Cadbury e le voci straordinarie, l’utile per azione di Kraft nell’ultimo trimestre dell’anno è ammontato a 46 centesimi di dollaro per azione.
Questa situazione idilliaca del comparto alimentare non poteva sfuggire agli analisti, addirittura Credit Suisse ha definito il settore alimentare “un’industria dai dividendi sicuri”.
Entrambi i dati sono inferiori alle attese degli analisti che, al contrario, per la prima impresa statunitense nel settore alimentare avevano previsto un utile per azione a 0,46 dollari e ricavi a 12,01 miliardi di dollari.
Se si escludono le voci straordinarie, l’utile di Kraft è stato di 60 centesimi per azione, comunque i risultati sono precisamente in linea con le stime degli analisti, che avevano previsto ricavi di 12,33 miliardi ed utile per azione di 52 centesimi.
Buffett, tramite la sua Berkshire Hathaway, si è detto contrario all’accordo Kraft-Cadbury, raggiunto proprio nelle scorse ore. In un’intervista alla tv americana Cnbc ha affermato che se avesse la possibilità di votare sull’operazione, voterebbe sicuramente no.
Il Sunday Times sostiene che Kraft modificherà la propria offerta portando il valore di ogni azione a 820 pence contro i 770 decisi in precedenza.
Se la notizia dovesse rivelarsi fondata significherebbe che a prevalere è stato il patron Michele Ferrero, da sempre restio a far crescere l’azienda mediante acquisizioni e partnership.
Come ricorderete, a Cadbury si erano interessate anche l’italiana Ferrero e l’americana Hershey, che avevano anche pensato ad una collaborazione per acquisire il colosso britannico.
Secondo alcuni giornali britannici Cadbury sta avendo dei colloqui con Hershey, l’intenzione è infatti quella di dare vita ad un’intesa amichevole per fronteggiare Kraft, pronta al tutto e per tutto pur di riuscire a mettere le mani sul colosso dolciario britannico.
Il gruppo americano ha valutato il valore complessivo di Cadbury in 10,1 miliardi di sterline, e proprio per questo motivo ha offerto circa 713 pence per ogni azione. Nello specifico sono previsti 300 pence in contati e 0,2589 in azioni della società da destinare a Cadbury.
Secondo le ultime indiscrezioni i vertici di Hershey in settimana raggiungeranno l’Italia per incontrare i vertici Ferrero e prendere una decisione definitiva sulla questione.
Secondo le prime indiscrezioni Roger Carr, il presidente di Cadbury, non prenderà nemmeno in considerazione l’Opa di Kraft, che sempre stando ai ben informati dovrebbe avere un valore stimato tra i 10 e gli 11 miliardi di sterline.
Oggi entro le 17 il gruppo americano deve fare la sua offerta, come voluto dalla deadline del Takeover Panel britannico, che vuole mettere fine ad un periodo in cui si è parlato molto di questa acquisizione ma non se ne è fatto niente di concreto.
A Milano il Ftse Mib ha messo a segno un rialzo dell’1,57% a quota 22.563 punti, l’All Share +1,49% a quota 22.993. Bene anche Parigi (+1,50%), Londra (+1,68%) e Francoforte (+1,47%). A spingere i listini è stato anche l’intervento del G20 che ha confermato che manterrà gli stimoli economici fino a che la ripresa non sarà saldamente assicurata.