
L’oro ha potuto beneficiare anche dei nuovi timori relativi alla situazione dell’Irlanda, infatti l’azienda di rating Fitch ha tagliato il rating di lungo termine di Dublino di ben tre livelli, declassandolo da A+ a BBB+.
L’oro ha potuto beneficiare anche dei nuovi timori relativi alla situazione dell’Irlanda, infatti l’azienda di rating Fitch ha tagliato il rating di lungo termine di Dublino di ben tre livelli, declassandolo da A+ a BBB+.
Secondo quanto stabilito, l’Irlanda riceverà 85 miliardi di euro in tre anni, dei quali 50 miliardi saranno usati per risanare le casse dello Stato.
Il piano di austerità del paese prevede una manovra di durata quadriennale, con un volume pari a 15 miliardi di euro.
La crisi irlandese ha trascinato al ribasso tutte le borse europee, portando anche il valore dell’euro ai minimi da sette settimane a questa parte, tutti risultati che non potevano che condizionare le scelte delle agenzie di rating sul paese.
Tutti i principali listini del Vecchio Continente hanno lasciato sul campo circa 2 punti percentuali, e sono arrivate addirittura le dichiarazioni pessimistiche della Merkel, che ha detto che la situazione attuale è eccezionalmente seria, in particolare per l’euro.
La crisi del debito sovrano irlandese ed i relativi dubbi sul piano di salvataggio, dovuti anche ad una situazione politica incerta, sono i motivi dei forti ribassi delle borse fatti registrare ieri.
Secondo i ministri delle Finanze dell’Eurozona questo piano rappresenta una garanzia di salvezza dell’euro e della stabilita dell’Ue.
Lo stesso Rehn ha anche dichiarato che il sostegno all’Irlanda è necessario per mantenere la stabilità finanziaria in Europa.
Il mese scorso, il governo irlandese ha raddoppiato a 15 miliardi di euro l’importo del denaro calcolato che era necessario per portare il disavanzo sotto il controllo entro il 2014, una mossa del ministro delle Finanze che è stato utile per garantire che il Paese non avesse bisogno di un salvataggio. Purtroppo però questa strategia non è riuscita a calmare il nervosismo dei mercati.
L’inflazione, secondo quanto riportato da Trichet, sarebbe in linea con le attese, anche se nel breve termine potrebbero registrarsi degli aumenti. Inoltre rimane in linea anche il livello dei tassi di interesse nella zona euro, fermo all’1%.
In seguito alla notizia, i credit-default swap sul debito sono aumentati di 31 punti segnando un record a quota 495,5 punti, con lo spread fra il rendimento dei titoli decennali irlandesi e i bund tedeschi che è schizzato al massimo storico di 411 punti.
L’argento dal canto suo invece ha chiuso in rialzo dello 0,2% a quota 20,81 dollari, arrivando a toccare valori che non si registravano addirittura dal 16 ottobre 1980, confermando l’ascesa dei metalli preziosi.