Prezzo oro torna a crescere

Il prezzo dell’oro è tornato a salire nella seduta di ieri, dopo due giornate di cali consecutivi, con il future con scadenza a febbraio che ha messo a segno un rialzo dello 0,7% a quota 1.392,80 dollari l’oncia.

L’oro ha potuto beneficiare anche dei nuovi timori relativi alla situazione dell’Irlanda, infatti l’azienda di rating Fitch ha tagliato il rating di lungo termine di Dublino di ben tre livelli, declassandolo da A+ a BBB+.

Piano aiuti Irlanda approvato dall’Ecofin

Dopo l’approvazione di settimana scorsa del piano di salvataggio dell’Irlanda da parte dell’Unione Europea, nelle scorse ore anche l’Ecofin, cioè il Consiglio dei Ministri dell’Economia e delle Finanze dei 27 stati membri dell’UE, ha approvato il piano di aiuti per il paese irlandese.

Secondo quanto stabilito, l’Irlanda riceverà 85 miliardi di euro in tre anni, dei quali 50 miliardi saranno usati per risanare le casse dello Stato.

Irlanda manovra finanziaria da 15 miliardi di euro

Nella giornata di ieri, il governo irlandese ha presentato i dettagli ufficiali della manovra finanziaria che intende adottare, per poter ricevere gli aiuti messi a disposizione dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale, secondo quanto stabilito pochi giorni fa con il piano di salvataggio per l’Irlanda.

Il piano di austerità del paese prevede una manovra di durata quadriennale, con un volume pari a 15 miliardi di euro.

Rating Irlanda taglio di Standard & Poor’s

Già ieri mattina era arrivato il taglio di rating per l’Irlanda da parte di Moody’s, ad Aa2, poi la giornata di ieri sicuramente non ha favorito il paese irlandese, alle prese con la crisi del debito sovrano.

La crisi irlandese ha trascinato al ribasso tutte le borse europee, portando anche il valore dell’euro ai minimi da sette settimane a questa parte, tutti risultati che non potevano che condizionare le scelte delle agenzie di rating sul paese.

Euro ai minimi da sette settimane

Come saprete, nella giornata di ieri le borse europee hanno fatto registrare notevoli cali, sui timori di un possibile contagio dall’Irlanda, alle prese con la crisi del debito sovrano.

Tutti i principali listini del Vecchio Continente hanno lasciato sul campo circa 2 punti percentuali, e sono arrivate addirittura le dichiarazioni pessimistiche della Merkel, che ha detto che la situazione attuale è eccezionalmente seria, in particolare per l’euro.

Borse europee giù per crisi Irlanda

La situazione economica europea non è delle migliori, con il rischio contagio che dall’Irlanda potrebbe espandersi ad altre nazioni del Vecchio Continente.

La crisi del debito sovrano irlandese ed i relativi dubbi sul piano di salvataggio, dovuti anche ad una situazione politica incerta, sono i motivi dei forti ribassi delle borse fatti registrare ieri.

Aiuti UE all’Irlanda approvati

Come annunciato ufficialmente da Olli Rehn, Commissario europeo agli Affari economici e monetari, l’Unione Europea nella serata di domenica ha accettato la richiesta di aiuti economici presentata dall’Irlanda.

Lo stesso Rehn ha anche dichiarato che il sostegno all’Irlanda è necessario per mantenere la stabilità finanziaria in Europa.

Piano salvataggio Irlanda di 4 anni

Il Fondo Monetario Internazionale e i funzionari della Commissione europea sono riuniti a Dublino per discutere di un piano di salvataggio per aiutare l’Irlanda a far fronte alle difficoltà nel settore bancario.

Il mese scorso, il governo irlandese ha raddoppiato a 15 miliardi di euro l’importo del denaro calcolato che era necessario per portare il disavanzo sotto il controllo entro il 2014, una mossa del ministro delle Finanze che è stato utile per garantire che il Paese non avesse bisogno di un salvataggio. Purtroppo però questa strategia non è riuscita a calmare il nervosismo dei mercati.

Sanzioni Bce per paesi con scarsa competitività

Jean-Claude Trichet, il presidente della Banca Centrale Europea, intervenuto in occasione della riunione del Parlamento europeo a Bruxelles, ha dichiarato di aspettarsi una ripresa moderata, anche se rimane purtroppo una costante incertezza sulle previsioni.

L’inflazione, secondo quanto riportato da Trichet, sarebbe in linea con le attese, anche se nel breve termine potrebbero registrarsi degli aumenti. Inoltre rimane in linea anche il livello dei tassi di interesse nella zona euro, fermo all’1%.

Pil Irlanda negativo crea timori per il debito

Le Borse europee hanno chiuso la seduta di ieri in calo, penalizzate da nuovi timori provenienti dall’Irlanda, che ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un Pil in calo dell’1,2%, nonostante esperti e analisti si aspettassero una ripresa dopo la crisi economica.

In seguito alla notizia, i credit-default swap sul debito sono aumentati di 31 punti segnando un record a quota 495,5 punti, con lo spread fra il rendimento dei titoli decennali irlandesi e i bund tedeschi che è schizzato al massimo storico di 411 punti.

Prezzi metalli preziosi sui massimi storici

Prosegue inarrestabile l’aumento dei prezzi dei metalli preziosi: venerdì a Wall Street il prezzo dell’oro ha guadagnato un ulteriore 0,3% chiudendo ad un nuovo massimo storico assoluto, a quota 1.277,50 dollari all’oncia.

L’argento dal canto suo invece ha chiuso in rialzo dello 0,2% a quota 20,81 dollari, arrivando a toccare valori che non si registravano addirittura dal 16 ottobre 1980, confermando l’ascesa dei metalli preziosi.