Eni riavvia il gasdotto Greenstream

Dopo ben otto mesi di stop, a causa di un conflitto che ancora non volge al termine, in Libia è stato riattivato il gasdotto Greenstream. A darne notizia in data odierna è stato il colosso energetico italiano Eni nel precisare come per il gasdotto siano state in via preliminare riavviate le attività grazie ai test effettuati insieme alla National Oil Corporation Libya (NOC) che controlla in via paritetica, con la società del cane a sei zampe, la joint venture Greenstream BV Libyan Branch che si occupa proprio del trasporto del gas.

Nel dettaglio, le fasi di test di immissione del gas sono state effettuate in Libia nella parte ovest, da dove poi il gas arriva in Italia, e precisamente a Gela. A regime, quindi, si punta al ritorno alla normalità dell’immissione del gas nel gasdotto Greenstream in modo tale da garantire all’Italia maggiore sicurezza per quel che riguarda gli approvvigionamenti energetici.

Eni porta avanti il progetto South Stream

Eni e Gazprom hanno ufficialmente confermato l’intenzione di continuare nel loro impegno per la creazione del gasdotto che porterà il gas russo in Europa, passando sotto il Mar Nero attraverso l’Ucraina.

Le due società, dopo le voci dei giorni scorsi che avevano messo in dubbio la collaborazione (parole dei dirigenti di Gazprom), hanno anche confermato l’intenzione di portare a termine lo studio di fattibilità per quanto riguarda la sezione off shore del gasdotto.

Edf nella joint venture Eni-Gazprom, Putin vola a Parigi

gasdotto ENI-GAZPROM

A parlare è l’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni che ipotizza che nei prossimi giorni Vladimir Putin volerà a Parigi per consolidare il progetto per il trasferimento del gas che dalla Russia dovrà raggiungere l’Europa attraverso un nuovo percorso che eviterà il passaggio critico nell’Ucraina.

In tale occasione Vladimir Putin porterà avanti le trattative per far entrare EDF (Électricité de France – prima società francese per la produzione di energia) all’interno della Joint Venture Eni-Gazprom per la costruzione e il relativo passaggio in Turchia di un nuovo gasdotto che dovrebbe garantire stabilità nell’erogazione del combustibile.

Parte il progetto Nabucco in Turchia

gasdotto

Il progetto Nabucco ha fatto ieri un passo avanti molto importante, è infatti stato firmato l’accordo intergovernativo, nella capitale turca Ankara, che stabilisce i regolamenti e le norme per trasportate il gas dal Mar Caspio e dal Medio Oriente verso Turchia ed Unione Europea, in modo da andare a ridurre la dipendenza dalla Russia.

Come detto, il progetto Nabucco prevede l’installazione di condotti che passano attraverso molti paesi europei, in primis la Turchia, la quale, non dimentichiamolo, aspira ad entrare a tutti gli effetti nell’Unione Europea.