Ascopiave finanziamento Bei per rete gas Nordest

Un finanziamento con la Bei, Banca europea per gli investimenti, avente un controvalore pari a 70 milioni di euro. A stipularlo è stata la società quotata in Borsa a Piazza Affari Ascopiave S.p.A. con le risorse che serviranno per andare a realizzare gli investimenti nelle Regioni Lombardia e Veneto con il fine di migliorare ed espandere le reti distribuzione del gas.

Snam firma accordo definitivo per acquisto Tigf

Partenza positiva in borsa questa mattina per le azioni Snam, che guadagnano lo 0,5% a 3,6 euro. Il titolo beneficia della notizia dell’accordo definitivo sigliato con Total per l’acquisto di Tigf. L’utility italiana rientra nel consorzio costituito insieme al fondo sovrano di Singapore, che detiene il 35%, ed Edf (che invece ha in mano il 20%). Snam detiene una quota del 45%. Il consorzio è stato costituito attraverso il fondo dedicato alla dismissione degli asset nucleari. La società acquisita è Transport et Infrastructures Gaz France (Tigf).

Ascopiave perfeziona accordo con Gelsia Reti

A fronte di un prezzo pari a 3,7 milioni di euro circa, la società Ascopiave ha perfezionato l’accordo di cessione di ramo d’azienda alla Gelsia Reti S.r.l. in linea con quanto reso noto al mercato lo scorso 29 ottobre del 2012.

Ne da notizia con un comunicato ufficiale proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare che il ramo d’azienda riguarda quello della distribuzione del gas ad Arosio, Lentate sul Seveso e Carugo, tutti Comuni della Regione Lombardia.

Ascopiave cede ramo aziendale distribuzione del gas

A fronte di un prezzo concordato pari a 3,7 milioni di euro, la società quotata in Borsa a Piazza Affari Ascopiave S.p.A. ha siglato un accordo vincolante relativo alla cessione di un ramo d’azienda di distribuzione del gas. Nel dettaglio, l’accordo vincolante è stato siglato con la società Gelsia Reti S.r.l. per la cessione del ramo d’azienda relativo alla distribuzione del gas in alcuni comuni della Regione Lombardia.

Trattasi, nello specifico, dei Comuni di Lentate sul Seveso, Carugo ed Arosio. Il perfezionamento dell’operazione, ha precisato Ascopiave S.p.A. con un comunicato ufficiale, è atteso entro il prossimo mese di gennaio del 2013 e risulta essere comunque subordinato all’autorizzazione da parte dei Comuni sopra citati.

Petrolio e gas riserve mondiali in crescita

Nel 2011 c’è stata una crescita delle riserve mondiali sia per quel che riguarda il petrolio, sia per il gas. A farlo presente è stata la società quotata in Borsa a Piazza Affari Eni S.p.A. con il Rapporto World Oil and Gas Review.

Giunto all’undicesima edizione, il Rapporto World Oil and Gas Review di Eni S.p.A. è visionabile e scaricabile dal sito Internet della società del cane a sei zampe, www.eni.it. Nel dettaglio, lo scorso anno c’è stata una crescita del 3,6% delle riserve mondiali di petrolio, e dell’1,9% delle riserve mondiali di gas. Il tutto a fronte di una produzione mondiale di petrolio che è cresciuta anno su anno dell’1,2%.

Bilancio Ascopiave gennaio giugno 2012

Una forte crescita del giro d’affari anno su anno a fronte di un calo generalizzato dei risultati operativi. La possiamo riassumere così la prima semestrale del 2012 di Ascopiave S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader in ambito nazionale nel settore del gas.

Nel dettaglio, il fatturato nel periodo è cresciuto del 15% a 559,5 milioni di euro rispetto al dato al 30 giugno del 2011, mentre il MOL, Margine Operativo Lordo, ha fatto registrare anno su anno una contrazione del 4,4% a 52,5 milioni. Giù anche il risultato operativo con una contrazione del 10,6% a 37,7 milioni di euro, e l’utile netto consolidato che registra anno su anno un calo del 30,7% a 11,6 milioni di euro.

Dividendo 2012 Ascopiave esercizio 2011 non previsto

Per il 2012, a valere sull’esercizio 2011, il Consiglio di Amministrazione della società quotata in Borsa a Piazza Affari Ascopiave S.p.A. ha deliberato per proporre all’Assemblea degli Azionisti di non distribuire alcun dividendo.

Questo dopo che l’esercizio è stato chiuso in utile ma comunque in forte contrazione rispetto all’esercizio 2010 a causa principalmente delle perdite riportate dalla società collegata Sinergie Italiane S.r.l., ed in misura minore dal maggior carico fiscale legato alla maggiorazione dell’aliquota sulla cosiddetta Robin Hood Tax.

Eni si espande in Oceania

Continua il processo di espansione del colosso energetico Eni in Oceania. Nell’offshore australiano, infatti, la società quotata in Borsa a Piazza Affari ha annunciato l’acquisizione di una quota pari al 32,5% di un campo a gas, quello di Evans Shoal. Situato in Australia nel Mare di Timor, il campo di Evans Shoal si trova in corrispondenza del permesso esplorativo NT/P48, è stato scoperto nel 1998, ed ha un volume di gas che sfiora i 200 miliardi di metri cubi.

L’acquisizione del 32,5% del giacimento è frutto di un accordo che nell’ottobre scorso Eni ha raggiunto con Santos Ltd; nel dettaglio, l’intesa prevede l’acquisizione di una quota pari al 40%, e successivamente, la cessione del 7,5% a Shell Development Pty Ltd.

Nuovo piano buy back‎ di Ascopiave

Via libera per Ascopiave, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore del gas naturale, ad un nuovo piano di buy back. L’Assemblea degli Azionisti ha infatti deliberato per fornire l’autorizzazione al nuovo piano di acquisto e di disposizione dei titoli propri per un controvalore pari, al massimo, al 20% del capitale sociale, corrispondente a numero 46.882.315 azioni ordinarie Ascopiave S.p.A..

In questo modo al Consiglio di Amministrazione della società è stata attribuita la delega ad acquistare i titoli, anche in più tranche, a fronte di un controvalore che, comunque, non potrà essere superiore a quelle che sono sia le riserve disponibili, sia gli utili distribuibili. Al riguardo Ascopiave con una nota ufficiale ha fatto presente come tale controvalore ammonti a 63.409.690,5 euro così come risulta dall’ultimo Bilancio, quello approvato al 31 dicembre del 2010.

Eni incrementa stime gas in Mozambico

Contrariamente a quanto era stato annunciato nei giorni scorsi, ed in particolare in data 20 ottobre del 2011, Eni S.p.A. in data odierna ha reso noto d’aver incrementato del 50% la scoperta di gas in Mozambico, ed in particolare presso il prospetto esplorativo denominato Mamba Sud 1.

Questo dopo che la società energetica quotata in Borsa a Piazza Affari, a seguito di specifiche e successive attività di esplorazione, ha rilevato a maggiori profondità un nuovo livello mineralizzato capace di offrire potenzialmente fino a 212,5 miliardi di metri cubi di gas.

Eni riavvia il gasdotto Greenstream

Dopo ben otto mesi di stop, a causa di un conflitto che ancora non volge al termine, in Libia è stato riattivato il gasdotto Greenstream. A darne notizia in data odierna è stato il colosso energetico italiano Eni nel precisare come per il gasdotto siano state in via preliminare riavviate le attività grazie ai test effettuati insieme alla National Oil Corporation Libya (NOC) che controlla in via paritetica, con la società del cane a sei zampe, la joint venture Greenstream BV Libyan Branch che si occupa proprio del trasporto del gas.

Nel dettaglio, le fasi di test di immissione del gas sono state effettuate in Libia nella parte ovest, da dove poi il gas arriva in Italia, e precisamente a Gela. A regime, quindi, si punta al ritorno alla normalità dell’immissione del gas nel gasdotto Greenstream in modo tale da garantire all’Italia maggiore sicurezza per quel che riguarda gli approvvigionamenti energetici.

Eni porta avanti il progetto South Stream

Eni e Gazprom hanno ufficialmente confermato l’intenzione di continuare nel loro impegno per la creazione del gasdotto che porterà il gas russo in Europa, passando sotto il Mar Nero attraverso l’Ucraina.

Le due società, dopo le voci dei giorni scorsi che avevano messo in dubbio la collaborazione (parole dei dirigenti di Gazprom), hanno anche confermato l’intenzione di portare a termine lo studio di fattibilità per quanto riguarda la sezione off shore del gasdotto.

Exxon Mobil compra Xto Energy

Exxon

La multinazionale petrolifera Exxon Mobil ha comunicato di aver raggiunto un accordo per acquistare Xto Energy, uno dei principali produttori di gas statunitensi, verso un corripettivo di 41 miliardi di dollari comprensivi dei 10 miliardi di dollari di debito.

Si tratta di un’operazione che verrà attuata mediante lo scambio di azioni, in particolare gli azionisti di Xto Energy riceveranno 0,7098 azioni di Exxon per ogni titolo Xto, valutato quindi 51,69 dollari, ossia con un premio del 25% sulla chiusura di venerdì.

Piano strategico Snam Rete Gas 2009-2012

gas

L’amministratore delegato di Snam Rete Gas, Carlo Malacarne, ha illustrato il piano strategico che il gruppo intende mettere in atto nel periodo compreso tra il 2009 e il 2012. Il piano è stato realizzato alla luce del processo di integrazione con Italgas e Stogit e che consente a Snam Rete Gas di essere in grado di mettere in atto una serie di investimenti per lo sviluppo del sistema gas in Italia.

Nel periodo indicato, infatti, il piano prevede investimenti da 6,4 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi nel 2009. Per quanto riguarda il settore del trasporto e della rigassificazione l’obiettivo è anzitutto quello di migliorare la qualità del servizio di trasporto contribuendo al contempo alla creazione di una rete del gas in Europa.