Deutsche Bank taglia le stime per il 2012

L’importante broker tedesco Deutsche Bank, che in Italia conosciamo soprattutto per le relazioni economico-finanziarie che intrattiene con Poste Italiane Spa, ha deciso di tagliare le proprie stime sulla crescita economica europea.

In particolare, secondo gli esperti analisti di Deutsche Bank, dovrebbero essere riviste al ribasso sia la crescita del PIL 2012 sia le stime sugli utili dei principali istituti di credito.

Per quanto riguarda il primo punto, infatti, la banca d’affari tedesca ha stabilito che il PIL complessivo europeo crescerà, entro il 2013,  soltanto dello 0,8% invece che dell’1,5%, come precedentemente diagnosticato.

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Aumento di capitale Commerzbank

La banca tedesca Commerzbank ha annunciato l’intenzione di lanciare un aumento di capitale al fine di rimborsare entro giugno parte degli aiuti pubblici ricevuti lo scorso anno.

L’obiettivo della banca, in particolare, è riuscire a rimborsare entro i prossimi tre mesi circa 14,3 miliardi di euro di aiuti pubblici dei complessivi 16,2 miliardi ricevuti. La restituzione dell’intero ammontare di aiuti è invece prevista entro il 2014.

Previsioni prezzo petrolio 2011 alzate da Commerzbank

Dopo la crisi scoppiata prima in Egitto e poi in Libia il prezzo del petrolio è schizzato in alto fino a raggiungere venerdì scorso il livello più alto da settembre 2008 a oggi, per poi segnare oggi a New York un nuovo massimo storico a 29 mesi a quota 106,60 dollari al barile.

L’andamento della quotazione dell’oro nero e delle vicende capaci di influenzarne l’andamento hanno spinto oggi Commerzbank a rivedere le sue stime sul prezzo del greggio per il secondo trimestre 2011.

Trimestrale Commerzbank ottobre dicembre 2009

Commerzbank, la seconda banca tedesca per dimensioni e importanza, ha chiuso il quarto trimestre 2009 con un rosso di 1,86 miliardi di euro, una perdita superiore alle previsioni degli analisti che al contrario avevano previsto un rosso di 1,36 miliardi. Se si considera l’intero 2009 la perdita ammonta a 4,5 miliardi di euro.

Il risultato conseguito da Commerzbank si è rivelato peggiore del previsto soprattutto a causa degli scarsi risultati nel trading e ai maggiori accantonamenti sui prestiti, hanno inoltre inciso in maniera determinante le svalutazioni sulle assicurazioni monoline, i costi per l’integrazione di Dresdner Bank e le difficili condizioni di mercato.

Fiat a quota 7 euro secondo Commerzbank

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All’indomani dell’uscita del terzo trimestrale di Fiat che ha deluso le aspettative di molti analisti che si aspettavano una diminuzione sostanziale dell’indebitamento netto dell’azienda che invece è aumentato di 100 milioni di euro rispetto all’anno precedente, sono arrivati pareri discordanti da parte degli istituti bancari e di consulenza agli investimenti.

Se per Morgan Stanley il target price del titolo Fiat è a 25 euro, target decisamente molto ambizioso, per Commerzbank il nuovo target price di Fiat è 7 euro posizionando il proprio giudizio su “Sell” (vendere).

Commerzbank prima semestrale 2009, in calo dopo la fusione con Drsdner Bank

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E’ periodo di trimestrali questo, e uno dei più importanti dati europei arriva dalla seconda banca per importanza tedesca, la Commerzbank, che per il 25% è di proprietà dello stato. Nel secondo trimestre del 2009 ha accusato una perdita di 746 milioni di euro, dovuto però in gran parte soprattutto alle perdite avute a causa dell’alleanza/fusione con Dresdner Bank, basti pensare che nello stesso periodo del 2008 aveva invece messo a segno un guadagno di 200 milioni di euro.

Comunque la perdita è più lieve rispetto alle previsioni degli analisti che si aspettavano perdite per 636 milioni, l’utile operativo della banca invece è stato di 201 milioni di euro, che sono comunque quasi un terzo rispetto ai 591 dell’anno scorso. Se sommiamo i primi due trimestri la Commerzbank ha perso 861 milioni di euro nella prima metà dell’anno in corso.