
Il gruppo ha potuto beneficiare della ripresa della domanda nei paesi sviluppati ed anche della grande crescita registrata nei paesi asiatici.
Il gruppo ha potuto beneficiare della ripresa della domanda nei paesi sviluppati ed anche della grande crescita registrata nei paesi asiatici.
Secondo quanto registrato da Equita il giro d’affari di Bulgari è nettamente inferiore rispetto a quello dei rivali nel settore.
Nell’ultimo trimestre dello scorso anno, in particolare, l’azienda attiva nel settore del lusso ha registrato ricavi in crescita del 20% a 357,8 milioni di euro, mentre se si considera l’intero esercizio lo stesso dato raggiunge quota 1.069 milioni, segnando così una crescita del 15,4%.
Oltre a migliorare la raccomandazione sul titolo e il suo target price, la banca americana ha anche migliorato le stime sull’utile per azione per il 2010 portandole da 0,16 a 0,17 euro, per il 2011 da 0,28 a 0,29 euro e per il 2012 d 0,34 a 0,37 euro.
Questo valore rappresenta una netta divisione tra la continuazione del trend positivo iniziato nel mese di novembre e una correzione di portata ben più grande, come si evince dall’analisi tecnica del titolo.
Bulgari ha effettuato un balzo verso l’alto che ha portato inizialmente le quotazioni del titolo verso quota 7,7-7,72, ma ovviamente ora sarà necessaria una fase di consolidamento in area 7,35 euro prima di poter tentare un nuovo allungo.
L’utile netto del gruppo con sede a Roma è ammontato a 16,6 milioni di euro, in rialzo di oltre il 100%, anche se le previsioni degli analisti erano di 21,5 milioni di euro.
La decisione degli analisti deriva dalla convinzione che Bulgari riuscirà ad incrementare notevolmente sia utili che ricavi nel corso dei prossimi mesi, beneficiando anche della progressiva crescita nei mercati emergenti.
Bulgari ha forzato la resistenza di breve a 6,65-6,70 euro per azione, riuscendo come detto a trovare un allungo oltre quota 7 euro, anche se con un grande strappo, che inevitabilmente dovrà portare ad una fase di consolidamento.
Secondo Banca Akros, dunque, per Bulgari il futuro sarà senza dubbio positivo, l’azienda romana risulta infatti immune dai problemi dei paesi che presentano rischi relativi al debito sovrano, ossia Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna.
Tra i marchi che hanno iniziato una progressiva ripresa cè senza dubbio Bulgari, l’amministratore delegato Francesco Trapani ha spiegato che in 26 anni di gestione dell’azienda non aveva mai assistito ad un periodo tanto difficile come il 2009, è stata la prima volta che l’azienda ha perso soldi anzichè guadagnarli.
Il titolo ha trovato uno spazio di allungo fino a quota 6,10 euro, salvo poi cedere qualcosina proprio nella giornata di ieri, chiusa in ribasso dello 0,25% a quota 5,975 euro per azione.