La sentenza sulla scalata Bnl di Unipol

Photo Credits - FILIPPO MONTEFORTE - AFP - Getty Images - 136008476È stato assolto l’ex governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, dalla terza sezione penale della Corte d’Appello di Milano. La decisione è arrivata dai giudici in quanto “il fatto non sussiste”. La sentenza ha investito anche gli altri partecipanti al processo, infatti sono state sollevate altre 12 persone investite nella scalata alla Bnl di Unipol del passato 2005.

Mps gravi rischi di liquidità per la banca

La seduta odierna è caratterizzata dalle prese di beneficio sul titolo Banca Mps, che questa mattina registra un leggero calo dello 0,38% a 0,2122 euro. In mattinata i prezzi erano, però, saliti fino a 0,2187 euro, ai massimi degli ultimi dieci giorni. Ieri le azioni dell’istituto bancario di Piazza Salimbeni hanno evidenziato un progresso del 7,3%, ma contestualmente erano scese in precedenza sui minimi più bassi da quasi tre mesi a 0,1944 euro. A Siena c’è ancora grande tristezza e stupore per il suicidio di David Rossi, capo della comunicazione della banca toscana.

Unicredit tra i migliori del FtseMib

Tra i maggiori rialzi registrati oggi a Piazza Affari nell’indice FtseMib è senza dubbio quello legato al titolo di Unicredit. Il titolo bancario chiude infatti con un rialzo del 2,58% con una quotazione a 1,991 euro per azione.

Il 30 settembre si riunirà il consiglio di amministrazione societario per valutare l’aumento della partecipazione della Libyan Investment Authority nel capitale economico della banca, movimento reso possibile anche grazie all’interessamento di Silvio Berlusconi riunitosi in un vertice bipartisan con il dittatore libico Gheddafi.

Stress test banche italiane

Banca d’Italia sembra aver chiesto ai cinque maggiori istituti di credito del paese, quelli sottoposti agli stress test, di presentare a breve i dati sulla loro capacità di affrontare eventuali nuove pressioni economiche.

Come rivelato dal Cebs saranno 91 le banche in Europa ad essere sottoposte agli stress test, tra le quali figurano anche le italiane Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare e Ubi, con i risultati che verranno pubblicati il 23 luglio prossimo.

Class action contro American Express al vaglio di Adusbef e Federconsumatori

La Banca D’Italia ha bloccato l’emisione di carte di credito American Express con funzione revolving a causa di alcune irregolarità relative alla trasparenza, all’usura e al riciclaggio. Alla luce di questo provvedimento l’associazione dei consumatori Adusbef, guidata da Elio Lannutti, e Federconsumatori, guidata da Rosario Trefiletti, stanno valutando l’ipotesi di dare vita ad una class action.

Mentre cercano di verificare la possibilità di dar vita ad una class action le due associazioni dei consumatori hanno invitato tutti i clienti American Express a conservare gli estratti conto delle proprie carte di credito e a compilare gli appositi moduli pubblicati sui siti internet di Adusbef e Federconsumatori.

Carte di credito revolving sempre più costose

Solo ieri è arrivato il provvedimento della Banca d’Italia in forza del quale è stata bloccata l’emisione di nuove carte di credito da parte di American Express che a partire dal prossimo 12 aprile non potrà più emettere carte di credito revolving, a seguito del riscontro di alcune irregolarità sul fronte della trasparenza, dell’usura e del reciclaggio.

Ma questa non è la prima volta che le carte di credito revolving finiscono nel mirino di organi di vigilanza e di associazioni dei consumatori. Nonostante questo, tuttavia, questa tipologia di carta di credito è sempre più diffusa, basti pensare che in Italia ben 14,6 milioni di carte di credito hanno la funzione revolving.

American Express bloccate da Bankitalia

La Banca d’Italia ha riscontrato delle irregolità riguardati usura, reciclaggio e trasparenza da parte dell’American Express Europe ltd in Italia che, per questo motivo, a partire dal prossimo 12 aprile non potrà più emettere nuove carte di credito. La decisione di Bankitalia è il frutto di un’indagine avviata a settembre 2009 in seguito ad alcune segnalazioni che lamentavano per le carte revolving tassi di interesse qualificati come usura.

Il divieto imposto dall’istituto di Via Nazionale, dunque, riguarda solo l’impossibilità di emettere nuove carte di credito, i clienti che già sono in posseso di una carta di credito American Express potranno continuare ad usarla reglarmente.

Commissione di massimo scoperto sostituita da altre voci

Andrea Enria, capo del Servizio normativa e politiche di vigilanza della Banca d’Italia, durante un’audizione in commissione Finanze del Senato ha annunciato che la Banca d’Italia ritiene auspicabile un nuovo intervento del legislatore dal momento che il divieto di applicare la commissione di massimo scoperto è stato interpretato piuttosto male dalle banche italiane.

L’obiettivo di operare una semplificazione degli oneri per la clientela non è riuscito, dopo l’intervento legislativo le banche hanno si eliminato la commissione di massimo scoperto ma al contempo hanno aggiunto alle spese del correntista nuove voci che non solo vanno a sostituire la commissione eliminata dal legislatore ma nella maggior parte dei casi comportano un maggior esborso di denaro.

Conti correnti presso catene commerciali, benzinai e operatori telefonici

soldi euro

Sono attese a breve da parte della Banca d’Italia le istruzioni relative ai cosidetti “nuovi conti correnti“, dei conti che in realtà non sono stati concepiti come forme di deposito di denaro bensì come strumenti di pagamento, l’obiettivo è infatti quello di convincere le persone ad utilizzare sempre meno i contanti, che in Italia vengono ancora impiegati per circa il 90% delle transazioni.

La particolarità di questa nuova tipologia di conti è che ad emetterli non saranno le banche, bensì grandi catene commerciali, società di distribuzione di carburante e operatori telefonici.

Bankitalia prevede una ripresa lenta nel 2010

banca d'italia

La Banca d’Italia attraverso il suo bollettino mensile ha fatto sapere di prevedere per il 2010 uno scenario caratterizzato da una profonda incertezza, si stima una ripresa piuttosto debole e un prodotto interno lordo dello 0,7% per l’anno in corso e dell’1% per il prossimo anno.

In ogni caso Bankitalia si aspetta una crescita dell’Italia anche nel 2009, seppur a livelli inferiori rispetto allo 0,6% registrato alla fine del terzo trimestre. Per il 2009, inoltre, si prevede una crescita dell’indebitamento al 5,3% rispetto al 2,7% del 2008, in ogni caso la crescita dell’indebitamento del nostro paese resta comunque inferiore rispetto a quella che è la media europea, che sale dal 2% del 2008 al 6,4% del 2009.

Nuove regole per le banche dal 2012

Banca d'Italia

Il Comitato di Basilea per la supervisione bancaria ha annunciato un pacchetto di norme volte a stabilire standard più elevati per gli asset strategici delle banche e regole più severe sulla liquidità.

Il pacchetto di norme, la cui entrata in vigore è prevista per il 2012, prevede in particolare cinque obiettivi, il primo tra questi è l’innalzamento della qualità del patrimonio di vigilanza affinchè le banche siano in grado di supportare eventuali perdite. Da questo punto di vista le proposte contenute nel pacchetto prevedono un rafforzamento dell’importanza delle azioni ordinarie all’interno del patrimonio delle banche ed estendono la lista degli elementi da dedurre.

Condizioni del conto corrente semplice

banca d'italia

Nel settore bancario la trasparenza è uno degli argomenti più discussi e controversi soprattutto in Italia, ed è proprio per cercare di tutelare il cliente che l’Abi e tutte le Associazioni dei consumatori riconosciute a livello nazionale hanno sottoscritto un accordo per ciò che riguarda le caratteristiche del cosiddetto “Conto Corrente Semplice”, un prodotto ideato dalla Banca d’Italia.

L’obiettivo di questa iniziativa è quello di far fronte alle esigenze di base dei cittadini e di favorire l’inclusione finanziaria di circa 8 milioni di consumatori italiani agevolando l’accesso ai servizi per quelle fasce di clientela definite più deboli, ovvero gli anziani, i protestati, gli immigrati e i soggetti senza storia creditizia.

Bilancio imprese italiane 2009

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Da un sondaggio condotto dalla Banca d’Italia è emerso che il 29,3% delle imprese industriali e dei servizi prevede di chiudere il 2009 in perdita, una percentuale in netto aumento rispetto allo scorso anno quando dallo stesso sondaggio era emerso che prevedevano una chiusura in rosso il 17% delle imprese.

Il sondaggio, che ha coinvolto 3.874 imprese con almeno 20 addetti di cui 2.795 appartenenti all’industria e 1.079 ai servizi privati non finanziari, ha anche messo in evidenza un calo degli investimenti per i prossimi sei mesi e una diminuzione dello 0,8% della forza lavoro nel terzo trimestre dell’anno.