Aumento di capitale Intesa Sanpaolo concluso

Nella serata di ieri Intesa Sanpaolo ha comunicato ufficialmente di aver concluso l’aumento di capitale, cioè l’offerta in opzione ai soci titolari di azioni ordinarie e a quelli titolari/portatori di azioni di risparmio di 3.651.949.408 azioni ordinarie di nuova emissione.

Come annunciato dalla stessa banca, tra il 23 maggio e il 20 giugno sono stati esercitati 12.756.471.903 diritti di opzione e sottoscritte in totale 3.644.706.258 azioni, pari al 99,80% del totale delle azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a 4,98 miliardi di euro.

Aumento di capitale Intesa Sanpaolo parte il 23 maggio

E’ ormai ufficiale, l’aumento di capitale Intesa Sanpaolo partirà lunedì 23 maggio e si concluderà il 10 giugno. Ieri in serata, infatti, la banca guidata da Corrado Passera ha comunicato di aver ricevuto il via libera della Consob alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea straordinaria del 10 maggio 2011.

I diritti di opzione potranno quindi essere esercitati a partire da lunedì prossimo e potranno essere negoziati in Borsa dal 23 maggio al 3 giugno.

Adesione Generali aumento di capitale Intesa Sanpaolo

Nell’ambito del suo intervento al convegno Advantage sulle prospettive dell’economia globale tenuto a Milano, l’amministratore delegato di Generali, Giovanni Perissinotto, ha comunicato che la società triestina aderirà all’aumento di capitale Intesa Sanpaolo 2011 da 5 miliardi di euro per un parte della quota a disposizione.

Perissinotto ha spiegato che la decisione è stata presa alla luce delle ottime condizioni della proposta, che a suo avviso offre un rendimento interessante a fronte di un prestito in denaro.

Possibile aumento di capitale Intesa Sanpaolo

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ha confermato la presentazione di un’offerta da parte dell’istituto al fine di acquisire la banca polacca Polbank.

Alla luce di questa dichiarazione, dunque, gli analisti di Mediobanca hanno iniziato ad ipotizzare che l’istituto bancario italiano per poter disporre dei soldi necessari a finanziare l’operazione dovrà ricorrere ad un aumento di capitale oppure ad un cessione di asset, anche in vista dell’imminente introduzione delle nuove regole imposte da Basilea 3.