Previsioni Tenaris tra Egitto e Messico

Tenaris al ribassoTenaris, Ternium e Tecpetrol International, società controllate da San Faustin Sa, la cassaforte lussemburghese della famiglia Rocca, hanno ottenuto un importante intesa per poter costruire e gestire una centrale elettrica a ciclo combinato in Messico. L’infrastruttura potrà così essere utilizzata per poter alimentare le industrie di Tenaris e Ternium presenti nel Paese, per un investimento complessivo che si aggira intorno al miliardo di dollari (in buona parte finanziato dall’emissione di nuovo debito).

Tenaris presunte irregolarità in Brasile

Non è un buon momento per il titolo Tenaris alla borsa di Milano. La società attiva nella produzione di tubi senza saldatura sta soffrendo sia per la vicenda Saipem – che dopo il lancio del profit warning 2013 ha trascinato al ribasso il settore energy – sia per le presunte irregolarità commesse dalla propria controllata brasiliana. Infatti, Tenaris ha annunciato che la controllata Confab ha ricevuto una citazione dagli azionisti di minoranza della controllata brasiliana Usinimas, controllata dal gruppo CSN.

Tenaris outlook 2013 positivo secondo Barclays

La seduta di borsa di ieri ha sorriso alla società attiva nei servizi per l’industria petrolifera Tenaris, che ha chiuso con un rialzo del 3,11% a 15,57 euro. Il titolo è salito fino a 15,69 euro, spinto dai volumi più alti degli ultimi trenta giorni, toccando così il massimo più alto da oltre due mesi. Da un punto di vista tecnico è scattato un segnale di acquisto sul titolo, nonostante l’exploit di ieri sia stato caratterizzato dalla presenza di un gap up non chiuso. A spingere le quotazioni del titolo in borsa è stata soprattutto la promozione ricevuta da Barclays.

Bilancio Tenaris 2011 con dividendo pari a 0,38 dollari

Tenaris ha presentato i dati definitivi relativi al bilancio 2011, chiuso con ricavi pari a 9,97 miliardi di dollari, in aumento del 29% dai 7,71 miliardi di dollari dell’esercizio precedente.

Il margine operativo lordo del maggior produttore e fornitore a livello mondiale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas è stato pari a 2,45 miliardi di dollari, con una marginalità del 25% rispetto al fatturato.

Bilancio trimestrale Tenaris luglio settembre 2011

A Piazza Affari il titolo Tenaris segna in tarda mattinata un rialzo di oltre sette punti percentuali a 12,04 euro, una performance positiva ricondotta in larga parte ai risultati positivi realizzati nel corso del terzo trimestre dell’anno e resi noti nel corso delle ultime ore.

Durante il periodo compreso tra luglio e settembre 2011, in particolare, il produttore di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas ha realizzato un utile netto pari a 365,5 milioni di dollari, ossia in crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Tenaris chiede autorizzazione per Opa su Confab

Tenaris ha inviato richiesta di autorizzazione alle autorità competenti per il lancio di un’opa sulle azioni non ancora possedute della controllata brasiliana Confab Industrial SA, società attiva nella produzione di tubi in acciaio saldato e infrastrutture per aziende energetiche.

Tenaris ha fatto sapere che per l’acquisto delle suddette azioni ha intenzione di pagare 5,20 real brasiliani in contanti per ciascuna azione ordinaria e preffered, ossia una valore che include un premio di circa il 32% rispetto alla chiusura di Confab del 26 agosto scorso.

Tenaris avvia una causa contro il Venezuela

Pochi giorni fa il Venezuela ha annunciato la nazionalizzazione dell’industria dell’oro, ma ora si scopre che il presidente Hugo Chavez non aveva liquidato alcune società statalizzate due anni fa. Una di queste società è Matesi, controllata da Tenaris.

Per questo la società del Lussemburgo, quotata a Milano, maggior produttore e fornitore a livello mondiale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, ha avviato una causa internazionale contro il Venezuela.

Target price Tenaris tagliato da Credit Suisse

In considerazione dei risultati deludenti registrati nella prima metà dell’anno, gli analisti di Credit Suisse hanno deciso di tagliare il target price sul titolo Tenaris portandolo da 18 euro a 16 euro per azione, ribadendo al contempo giudizio “neutral”.

La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di rivedere al ribasso la sua valutazione sul titolo in quanto i dati relativi al periodo compreso tra gennaio e giugno 2011 si sono rivelati inferiori alle attese degli analisti, soprattutto sul fronte della redditività.

Investire nelle società senza debiti

La liquidità, sebbene a lungo e da molti sia stata grandemente bistrattata, a favore di investimenti rischiosi che facessero della leva virtù, è tornata in auge.

Il motivo di questa rivalutazione è di facile individuazione. L’investitore oculato, in una congiuntura economica mai così volatile e priva, a causa della crisi dei PIIGGS, dei segnali di ripresa tanto attesi, non ha più molta voglia di lanciarsi in imprese azzardate, remunerative soltanto sul lungo periodo, bensì ha necessità d’investimenti a medio periodo che diano certezze, si tratti anche solo di un cospicuo dividendo o di un dividendo che certifichi la crescita della realtà industriale presa in considerazione nonché la bontà di una gestione accorta che ha saputo traghettarsi ottimamente fuori dalla crisi senza subirne i contraccolpi e preparandosi nel caso, malaugurato, in cui si verifichi un altra bordata.

L’investitore, dunque, sta cominciando ad apprezzare sempre più le società che presentato zero debiti e cospicue riserve di liquidità.

L’investitore, però, potrebbe stupirsi nel constatare che, al 31-5-2011, soltanto 5 delle 26 blue chips quotate a Piazza Affari potessero soddisfare i parametri sopra esposti.

Titolo tenaris secondo Unicredit


Gli analisti dell’importante banca italiana Unicredit, una della più solide a livello europeo (come dimostrato dagli stress test bancari del 15 luglio 2011), ha bocciato Tenaris, l’azienda italiana leader nel settore della produzione di tubi d’acciaio, poiché incapace di violare la media mobile a 200 crollando pericolosamente nei pressi della zona 15 euro ed allargando a dismisura le bande di Bollinger.

Acquisto azioni Tenaris consigliato dagli analisti

A Piazza Affari la quotazione Tenaris segna al momento una flessione dell’1,47% a quota 16,12 euro, una performance negativa in linea con il trend registrato nel corso dell’ultimo anno e mezzo.

Come hanno sottolineato UBS e Credit Suisse, infatti, da gennaio 2010 ad oggi le azioni Tenaris hanno registrato un andamento peggiore del 14% rispetto all’andamento delle azioni della concorrente francese Vallourec, contrariamente a quanto accaduto negli anni precedenti, quando invece erano stati i titoli Tenaris a primeggiare.

Tenaris in rialzo dopo smentita profit warning

Su richiesta della Consob, Tenaris ha emesso un comunicato tramite il quale ha precisato che allo stato attuale non risultano eventi che possano modificare in maniera significativa le stime sull’andamento della società precedentemente comunicate.

La richiesta di chiarimenti da parte della Consob è arrivata a seguito di alcune indiscrezioni di stampa circolate nei giorni scorsi e che parlavano di un possibile taglio della guidance sull’Ebitda da parte della compagnia produttrice di tubi senza saldatura.

Titolo Tenaris in calo dopo voci profit warning

Sul listino milanese il titolo Tenaris continua a perdere terreno, in tarda mattinata il calo è di oltre due punti percentuali a quota 16,9 euro.

Ad incidere negativamente sull’andamento della quotazione sono soprattutto le indiscrezioni di stampa che parlano di un possibile taglio da parte della compagnia della guidance sull’ebitda del quarto trimestre.