Utile netto Intesa Sanpaolo vola nel primo trimestre

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Un utile netto normalizzato che, a 392 milioni di euro, spicca il volo nel primo quarto del 2013 attestandosi sul valore più alto degli ultimi quattro trimestri. E’ questo il dato che più spicca per il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari Intesa Sanpaolo S.p.A. nel primo trimestre del 2013. Dai dati consolidati alla data del 31 marzo del 2013 è inoltre emerso uno stato patrimoniale molto solido visto che il Gruppo bancario, in quanto a liquidità e patrimonializzazione, già rispetta i requisiti di Basilea 3.

Intesa Sanpaolo e Class Editori cedono il 100% di MF Honyvem

A fronte di un enterprise value fissato a 45 milioni di euro, il colosso bancario italiano Intesa Sanpaolo, ed il Gruppo editoriale Class Editori hanno annunciato, per le rispettive quote, pari al 30% ed al 70%, la cessione del 100% di MF Honyvem, società bresciana operante nel settore della business information.

Il contratto di cessione, vincolante, è stato siglato nella giornata di ieri, e prevede la vendita delle quote, da parte di Intesa Sanpaolo e di Class Editori, al Gruppo Cerved. A fronte del prezzo di vendita che, come sopra detto, è pari a 45 milioni di euro, Class Editori possiede il 70% di MF Honyvem ad un prezzo di carico pari a 9,37 milioni di euro, mentre il prezzo di carico del restante 30%, posseduto da Intesa Sanpaolo, è pari a 7 milioni di euro.

Aumento di capitale Intesa Sanpaolo concluso

Nella serata di ieri Intesa Sanpaolo ha comunicato ufficialmente di aver concluso l’aumento di capitale, cioè l’offerta in opzione ai soci titolari di azioni ordinarie e a quelli titolari/portatori di azioni di risparmio di 3.651.949.408 azioni ordinarie di nuova emissione.

Come annunciato dalla stessa banca, tra il 23 maggio e il 20 giugno sono stati esercitati 12.756.471.903 diritti di opzione e sottoscritte in totale 3.644.706.258 azioni, pari al 99,80% del totale delle azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a 4,98 miliardi di euro.

Trimestrale Intesa Sanpaolo gennaio marzo 2011

Intesa Sanpaolo ha pubblicato i risultati di bilancio del primo trimestre 2011, chiuso con utile netto in calo del 3,9% a 661 milioni di euro.

Le previsioni degli analisti erano comunque inferiori, a quota 620 milioni. I proventi operativi netti sono risultati pari a 4,2 miliardi, in calo dello 0,9% rispetto ai€4,24 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso.

Trimestrale Intesa San Paolo gennaio marzo 2010

Intesa San Paolo chiude il primo trimestre 2010 con un utile netto consolidato di 688 milioni di euro, segnando un calo del 36% rispetto al primo trimestre del 2009, ma comunque un miglioramento del 26,7% rispetto al trimestre precedente.

Tuttavia l’utile netto normalizzato, cioè eliminando le principali componenti non ricorrenti, è pari a 710 milioni, con un incremento del 10,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Bilancio 2009 Intesa San Paolo

Intesa San Paolo ha chiuso il 2009 con un utile di 2,8 miliardi, in rialzo del 9,9%, ed è previsto un ulteriore aumento anche nell’anno in corso.

E’ stato invece pari a 2,6 miliardi l’utile netto normalizzato, in calo del 28,4%.

Durante l’assemblea degli azionisti sarà proposta una cedola di 0,08 euro per le azioni ordinarie e di 0,091 euro per le azioni di risparmio.

Intesa San Paolo Ipo Fideuram

Intesa San Paolo vuole accelerare le operazione per l’Ipo su Fideuram, e proprio a tale scopo ieri mattina si è riunito il consiglio di Gestione del gruppo per esaminare l’avvio delle procedure per la quotazione della controllata.

L’operazione di Ipo Fideuram rientra tra le annunciate azioni di capital management che riguardano attività non strategiche, con lo scopo di rafforzare i coefficienti patrimoniali del gruppo.

Eurobond Intesa San Paolo

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Intesa San Paolo ha effettuato una doppia emissione di obbligazioni sul mercato europeo con un valore complessivo di 2,5 miliardi di euro, destinate ad investitori istituzionali internazionali.

Questi due bond fanno parte del Programma Euro Medium Term Notes di UniCredit e nello specifico il primo ha valore di 1,5 miliardi di euro, tasso variabile a 2 anni, mentre il secondo ha valore 1 miliardo di euro e tasso fisso a 5 anni.

Emissioni bond Intesa San Paolo e Unicredit

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Intesa San Paolo ha dato il via all’emissione di obbligazioni per un valore pari a 1,5 miliardi di euro, destinati ai mercati internazionali.

La cedola è stata fissata al 2,625%, e sarà pagabile ogni anno il 4 dicembre a partire ovviamente dal 4 dicembre 2010. E’ stato stabilito un prezzo di riofferta al 99,934% mentre il bond è a tasso fisso a 3 anni.

Questi sono un po’ i dati principali di questa grande emissione obbligazionaria da parte del gruppo bancario, che punta con questa operazione a investitori professionali e a intermediari finanziari internazionali, non fosse altro che i tagli minimi per l’emissione sono da 50mila euro e multipli.

Intesa San Paolo tiene il supporto a 2,85 euro

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Nelle ultime sedute a Piazza Affari il titolo di Intesa San Paolo è stato al centro di numerose correzioni, ma fortunatamente per gli investitori il titolo ha trovato un grande supporto dalla soglia posta a 2,85 euro, livello da cui ora potrà dare il via alla sua risalita.

Nonostante la grande portata dell’ultimo calo, Intesa San Paolo ha saputo reagire sempre molto bene, lo testimonia anche il fatto che ieri il titolo in borsa ha saputo chiudere a quota 2,945 euro in rialzo del 2,17%.

Intesa San Paolo sceglie bond ibridi da 1,5 miliardi

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Ieri si tenevano due importantissimi Consigli di Amministrazione, quello di Unicredit, e quello di Intesa San Paolo, ed anche in questo secondo caso la scelta è ricaduta sulla rinuncia ai Tremonti Bond, però la banca guidata da Guido Passera non si comporterà come Unicredit.

Infatti, Intesa San Paolo emetterà una sorta di strumenti ibridi da 1,5 miliardi di euro, prevedendo così di riprendere la distribuzione dei dividendi alle azioni ordinarie già nel 2010 per l’esercizio 2009.

Intesa San Paolo rinuncia ai Tremonti Bond, bene il settore bancario

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Chiusura di settimana positiva per le borse europee, che hanno concluso le contrattazioni in rialzo spinte dal buon andamento di Wall Street, dettato dai dati sulla disoccupazione Usa, meno negativi di quanto previsto dagli analisti.

A Milano il Ftse Mib ha guadagnato l’1,27% a quota 22.214 punti, mentre il Ftse All Share l’1,17% a quota 22.656. Bene anche Parigi (+1,27%), Londra (+1,14%) e Francoforte (+1,56%).