Per molto tempo, l’azienda di beverage Campari ha dato grandi soddisfazioni ai suoi azionisti. Nel 2010, il brand ha realizzato un ottimo rally in Borsa raddoppiando le sue quotazioni.
campari
Buoni i risultati operativi del gruppo Campari
Campari chiude il primo semestre con risultati fondamentalmente stabili, grazie ad un aumento della velocità delle vendite nel secondo trimestre, ed è ottimista di poter mantenere nella seconda parte dell’anno
Campari annuncia shopping in Australia

Campari utili in frenata nel 2012
Apertura in calo questa mattina per le azioni Campari, che già ieri avevano evidenziato una perdita del 2,65% dopo la pubblicazione del bilancio relativo all’esercizio 2012. Gli investitori sono stati delusi dai conti dell’azienda attiva nel settore del beverage, per cui le vendite sono proseguite anche questa mattina. Il titolo perde al momento lo 0,43% a 5,855 euro. La crisi morde i consumi, che in Italia sono tornati sui livelli di fine 2004, anche se il segmento “liquori†si conferma un settore anticiclico. Campari ne soffre.
Campari compra diritti dei rum Appleton negli Usa
Campari, gruppo italiano attivo nel settore del beverage, ha acquistato i diritti di distribuzione sul mercato americano dei brand di rum Appleton. Attraverso la controllata Campari America, il gruppo di Sesto San Giovanni ha raggiunto un’intesa con Kobrand Corporation per accaparrarsi i diritti di distribuzione e marketing dei rum Aplleton sul mercato a stelle e stisce dietro un corrispettivo pari a 20 milioni di dollari. A Piazza Affari il titolo Campari segna un rialzo dello 0,61% a 5,785 euro.
Campari annuncia cessione a Distillerie Moccia

Campari ha spiegato la cessione con l’esigenza di focalizzare il business su quei marchi ritenuti prioritari, e nello stesso tempo la società Distillerie Moccia può ampliare il proprio portafoglio prodotti con marchi di indiscussa rilevanza come Punch Barbieri che ha in Italia un mercato importante.
Risultati Campari al 30 giugno 2012
Bene anche il dato relativo all’utile di Gruppo al 30 giugno del 2012 che si è attestato in crescita del 3,5% a 77,9 milioni, mentre il debito finanziario netto è passato dai 636,6 milioni di euro al 31 dicembre 2011 ai 655,7 milioni di euro al 30 giugno del 2012.
Trimestrale Campari gennaio marzo 2012
In base a quanto emerso dal resoconto intermedio di gestione, che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione, anche l’utile di Gruppo nel trimestre, prima delle imposte, ha fatto registrare un incremento del 4,6% a 52,8 milioni di euro, così come il debito finanziario netto è passato dai 636,6 milioni di euro al 31 dicembre del 2011 ai 589,5 milioni di euro al 31 marzo del 2012.
Bilancio Campari gennaio dicembre 2011

Il margine di contribuzione, ossia il margine lordo al netto delle spese per pubblicità e promozioni (pari a 229,1 milioni) si è attestato a 505,5 milioni (+9,0%), ossia pari al 39,7% delle vendite.
Bilancio Campari gennaio settembre 2011

Nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2011, infatti, Campari ha registrato ricavi in crescita dell’11,9% a 889,2 milioni di euro rispetto ai 794,9 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Titolo Campari bocciato da Goldman Sachs

Goldman ha inoltre abbassato il target price su Campari portandolo da 5,60 a 5,10 euro per azione. Ieri a Piazza Affari al termine della seduta Campari ha chiuso in calo dell’1,73% a quota 5,405 euro per azione.
Campari conclude acquisizione Sagatiba

Attraverso l’accordo di cui è stata annunciata la finalizzazione, ricordiamo, Campari ha acquisito il 100% del capitale di Sagatiba Brasil S.A., compreso il marchio Sagatiba e i relativi asset, verso un corrispettivo pari a 26 milioni di dollari, a cui bisogna poi aggiungere il pagamento di un earn-out pari al 7,5% del valore delle vendite annue negli 8 anni successivi al perfezionamento dell’accordo.
Deutsche Bank promuove Campari

Contestualmente Deutsche Bank ha rilasciato un comunicato nel quale conferma il proprio rating hold sul titolo della maggiore azienda italiana produttrice di alcolici.
Acquisto azioni Campari consigliato dagli analisti

Un risultato positivo che, come sottolinea Equita, l’azienda è riuscita a realizzare nonostante l’assenza di alcuni elementi non ricorrenti, tra cui figura l’internalizzazione del margine di distribuzione in Australia e gli acquisti anticipati in Russia.