Bpm e Banco Popolare dopo la fusione

Solo qualche giorno fa si è formato all’interno del panorama delle banche italiane una nuova realtà nazionale. Si tratta del terzo polo bancario italiano dopo il grande gruppo internazionale Unicredit e Intesa Sanpaolo, realizzato, attraverso una complessa manovra di fusione andata in porto solo nei giorni scorsi tra Bpm, la storica Banca Popolare di Milano e il Banco Popolare. Ora quindi sotto il profilo della concorrenza in campo bancario ci sarà un elemento in più di cui tenere conto. 

Bpm e Banco Popolare: fusione?

Il risiko nel comparto bancario movimenta le Borse europee. L’agenzia di rating Standard&Poor’s vede segnali di ripresa, tuttavia ritiene necessaria un’aggregazione del settore.

Bpm, un trend privo di direzionalità

Nonostante il pressing di Pietro Giarda che continua nella sua azione di convincimento  nei confronti di Fabrizio Viole, a assumere la presidenza del gruppo bancario, gli investitori non sono ancora pronti a scommettere e ad investire su questo titolo.

Bpm rally in borsa su possibile trasformazione in Spa

Continua la speculazione al rialzo sul titolo Banca Popolare di Milano, che questa mattina evidenzia un rialzo del 5,78% a 0,549 euro a seguito delle nuove indiscrezioni di stampa relative alla possibile ridefinizione della governance interna della banca. A Piazza Affari il titolo Bpm, che è quotato con il ticker “PMI”, è il migliore del listino azionario FTSE MIB, che tra l’altro continua a evidenziare un andamento leggermente negativo. Il titolo Bpm è salito fino a 0,553 euro, avvicinandosi ai top di periodo di 0,565 euro toccati il primo febbraio.

Bca Pop Milano potrebbe trasformarsi in una Spa

Inizio seduta col botto per le azioni Bca Pop Milano, che restano sospese per eccesso di rialzo con un progresso teorico dell’11,71% a 0,5525 euro. Il titolo è attualmente in asta di volatilità, ma in precedenza era riuscito a tornare in contrattazione continua dopo la prima sospensione al rialzo toccando un massimo intraday a 0,565 euro. Il titolo è salito così sui livelli più alti da fine ottobre 2011. A mettere il turbo alle azioni Bpm è la possibile trasformazione da banca popolare a Spa.

Bca Pop Milano taglia 700 dipendenti dopo accordo con sindacati

Banca Popolare di Milano ha trovato l’accordo con i sindacati per ridurre la forza-lavoro di 700 dipendenti. Dopo un lungo incontro durante la notte, alla fine Bpm e sindacati sono riusciti a trovare un’intesa sulla riduzione del personale previsto nel piano strategico 2012-2015 della banca milanese. In questo modo l’istituto di credito stima una riduzione dei costi del personale per 70 milioni di euro. Intanto, stamattina in borsa il titolo Bpm è tra i peggiori dell’indice FTSE Mib con un ribasso dell’1,99% a 0,3998 euro.

Ex vertici Bpm indagati per bond convertendo

Secondo quanto riportano alcune indiscrezioni di stampa, la procura di Milano avrebbe iscritto nel registro degli indagati l’ex presidente di Banca Popolare di Milano, Massimo Ponzellini, gli ex direttori generali Fiorenzo Dalu e Enzo Chiesa, nonché l’ex responsabile della funzione complance Ivano Venturini. I quattro sarebbero indagati per truffa nell’ambito della vicenda del bond convertendo, a causa del quale numerosi piccoli risparmiatori rischiano di perdere una buona parte dei soldi investiti.

Bpm possibile aumento accantonamenti per class action

Ieri l’assemblea degli obbligazionisti di Banca Popolare di Milano ha approvato la modifica al bond “Convertendo Bpm 2009-2013”, in forza della quale la scadenza del prestito è stata anticipata al 29 dicembre 2011 anziché al 1° giugno 2013, come inizialmente previsto, mentre il prezzo minimo di sottoscrizione è passato a 2,7 euro rispetto ai 6 euro inizialmente previsti.

La notizia non rappresenta una grossa novità in quanto la modifica era già stata preannunciata, per cui la maggior parte degli analisti ne aveva già tenuto conto dell’ambito della formulazioni di giudizi e previsioni.

Modifica bond Bpm approvata dall’assemblea degli obbligazionisti

L’assemblea degli obbligazionisti di Banca Popolare di Milano ha approvato a larga maggioranza la proposta di modifica del prestito obbligazionario “Convertendo Bpm 2009-2013 – 6,75%” emesso nel 2009.

A fronte di tale modifica, dunque, è stata anticipata la scadenza del titolo al 29 dicembre 2011 anziché al 1° giugno 2013 come inizialmente previsto, di conseguenza il prezzo minimo di sottoscrizione è passato a 2,7 euro dai 6 euro inizialmente previsti.

Possibile ristrutturazione bond “Convertendo Bpm 2009-2013”

Banca Popolare di Milano ha comunicato solo poche ore fa l’esito dell’aumento di capitale, archiviato con la sottoscrizione del 94,02% del totale dei titoli offerti e con la copertura da parte del consorzio di garanzia delle azioni non sottoscritte al termine dell’offerta.

Finita la fase della ricapitalizzazione, dunque, ora l’istituto bancario si accinge a varare un piano industriale e ad affrontare il nodo connesso ad uno dei punti presenti nell’ambito di tale piano e avente ad oggetto la possibile ristrutturazione del bond “Convertendo Bpm 2009/2013 – 6,75%”.

Esito aumento di capitale Banca Popolare di Milano

Grazie all’intervento degli istituti di credito facenti parte del consorzio di garanzia, si è chiuso con il 100% delle sottoscrizioni l’aumento di capitale di Bipiemme, Banca Popolare di Milano. A darne notizia ieri sera è stato proprio il Gruppo BPM nel ricordare come l’offerta si sia chiusa definitivamente venerdì scorso, 16 dicembre del 2011, con il periodo di riofferta in Borsa dei diritti inoptati.

Considerando il periodo di offerta in opzione agli azionisti, e l’esercizio dei diritti nel periodo di riofferta in Borsa dell’inoptato, l’operazione di aumento di capitale s’è chiusa con il 94,02% di adesioni su un controvalore complessivo dell’aumento di capitale pari a 799.421.014,20 euro. La quota restante di aumento di capitale, corrispondente a numero 159.415.254 azioni ordinarie BPM, Banca Popolare di Milano, di nuova emissione, sarà sottoscritta dal consorzio di garanzia appositamente istituito a copertura di eventuali diritti non esercitati.

Risultati aumento di capitale Banca Popolare di Milano

Niente pienone per l’aumento di capitale di Bipiemme, Gruppo Banca Popolare di Milano. In virtù anche delle difficili condizioni di mercato, infatti, la società quotata in Borsa a Piazza Affari ha reso noto che l’offerta in opzione agli azionisti si è chiusa con l’81,7% delle adesioni, il che significa che la quota di aumento di capitale sottoscritta è pari a poco più di 653 milioni di euro.

Partito il 31 ottobre scorso, l’aumento di capitale attraverso l’offerta in opzione agli azionisti s’è chiusa venerdì scorso, 18 novembre del 2011; l’inoptato è quindi ampio e pari in particolare, considerando l’offerta in opzione agli azionisti ed agli obbligazioni del prestito Convertendo, ad una quota di aumento di capitale pari a circa 146,3 milioni di euro.