Marchionne si è detto possibilista sulla quotazione del marchio di Maranello a Piazza Affari...
Marchionne si è detto possibilista sulla quotazione del marchio di Maranello a Piazza Affari, affermando che però attualmente non c’è nulla di concreto e soprattutto nulla di concreto nel breve termine.
Quella di quotare Ferrari in borsa potrebbe diventare una necessità per Fiat, per portare proventi supplementari per aumentare la sua quota in Chrysler, infatti l’indebitamento finanziario netto a fine 2010 sarà di circa 2,1 miliardi per la società torinese.
Fiat in teoria potrebbe anche ricorrere ad un aumento di capitale per apportare nuovo denaro al fine di accrescere la quota in Chrysler, però l’ipotesi di un aumento di capitale non andrebbe a genio alla holding Exor, che non vuole essere diluita.
Proprio in tal senso l’Ipo di Ferrari sarebbe la via più facile da percorrere: Intermonte, che valuta Fiat con rating outperform e target price a 12,50 euro per azione, sostiene che il 34% di Ferrari potrebbe valere circa 900 milioni di euro.
Anche secondo Equita Sim, che su Fiat ha rating buy e target a 15,7 euro, un’Ipo di Ferrari sarebbe la migliore scelta possibile per ottenere il denaro sufficiente a scalare Chrysler.
Ricordiamo infatti che nel 2013 ha inizio il progetto che porterà Fiat ad avere la maggioranza, il 51%, della Casa americana.