E’ stata una lunga battaglia, durata molti mesi, ma alla fine Pietro Salini ce l’ha fatta e ha ribaltato la situazione ai vertici Impregilo creando un nuovo consiglio di amministrazione
E’ stata una lunga battaglia, durata molti mesi, ma alla fine Pietro Salini ce l’ha fatta e ha ribaltato la situazione ai vertici Impregilo creando un nuovo consiglio di amministrazione. Salini ha espugnato una delle roccaforti della finanza milanese, ma con grande saggezza ha cercato subito di creare un clima di distensione attorno alla società , dopo mesi di scontri e attacchi violenti, e di cercare il disgelo con il suo avversario Gavio. Salini, che sarà il nuovo amministratore delegato di Impregilo, ha capito che esiste il rischio dell’ingovernabilità .
Il nuovo cda è già al lavoro per mettere a punto la fusione tra Salini Spa e Impregilo, ma c’è la volontà di trovare un’intesa con Gavio – che rimane pur sempre un grande azionista con il 29,9% del capitale – per procedere all’aggregazione senza nuovi scontri. La fusione sarà possibile solo se ci sarà la maggioranza del 66% dell’assemblea Impregilo, come previsto dallo statuto del general contractor italiano.
Gavio può fare ancora creare un blocco di minoranza, considerando che un paio di giorni fa Salini ha vinto in assemblea con uno scarto minimo (2%) e con una percentuale piuttosto lontana dai 2/3 necessari per approvare la fusione. Intanto sono state distribuite le deleghe nel nuovo cda targato Salini, che sarà quindi l’ad del gruppo. Come da previsioni, Salini si è circondato dei suoi uomini più fidati. Il presidente sarà Claudio Costamagna, i collaboratori più stretti saranno Massimo Ferrari e Claudio Lautizi.
Nel board entra anche Laura Cioli, ex manager di Sky Italia. La novità riguarda l’istituzione di un Corporate Governance Advisory Board, composto anche dall’avvocato di Gavio (Giuseppina Capaldo) oltre che da esperti esterni. Il loro compito sarà analizzare la struttura della governance esistente e di proporre eventuali modifiche da attuare. Ieri in borsa il titolo Impregilo ha perso l’1,74% a 3,158 euro.